Straordinario intervento per salvare la piccola Carlotta
La chiameremo Carlotta, un nome di fantasia che ci servirà a raccontare la storia di questa piccola paziente protagonista di una storia a lieto fine. La bimba, solo un anno, aveva iniziato a manifestare problemi respiratori e difficoltà nel mangiare, campanelli d’allarme che sono sfociati in un vero incubo per i suoi genitori, sino poi a ritrovare la speranza grazie a un intervento chirurgico complesso e innovativo, effettuato al Santobono-Pausilipon di Napoli.
I sintomi e la diagnosi
La piccola paziente, la cui condizione era peggiorata progressivamente, manifestava segni allarmanti: respirazione compromessa, russamento e ostruzione delle vie aeree, inizialmente ritenuti conseguenza di un ingrossamento delle adenoidi. Tuttavia, con il rapido peggioramento dei sintomi – difficoltà nel deglutire e un marcato calo ponderale – sono stati avviati ulteriori accertamenti che hanno portato alla diagnosi di una neoplasia retrofaringea.
Il tumore, una massa che si estendeva dalla base cranica fino al collo, interessava sia le vie aeree che l’apparato digerente, aderendo alle tonsille, alle carotidi e ai nervi linguale e ipoglosso. Presa in carico all’ospedale Pausilipon, la bambina era stata inizialmente trattata con chemioterapia. Tuttavia, il continuo ingrossamento della massa aveva reso necessarie misure salvavita, tra cui una tracheostomia e una gastrostomia.
La decisione di operare
Di fronte a questa situazione critica, si è deciso di procedere con un intervento chirurgico di elevata complessità. L’equipe della UOSD Chirurgia Plastica, guidata dal dott. Marcello Zamparelli, ha collaborato con quella della Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari, diretta dalla professoressa Chiara Copelli, esperta in chirurgia oncologica e ricostruttiva. “È stato necessario accedere chirurgicamente dalla mandibola, che è stata aperta a libro e successivamente ricostruita con placche e viti. L’intervento è stato un successo, con la completa rimozione del tumore e senza compromettere la funzionalità della mandibola e degli organi circostanti”, ha spiegato il dott. Zamparelli.
La prof.ssa Copelli ha sottolineato le difficoltà legate alla rimozione della lesione, evidenziando che le dimensioni del tumore – circa 8 cm di diametro – unite alla giovanissima età della paziente e alla vicinanza a strutture vitali come l’arteria carotide interna, la vena giugulare interna e i nervi della zona orale, hanno reso l’operazione particolarmente delicata. “L’intervento, durato circa sei ore, si è concluso senza complicazioni”, ha aggiunto.
Ritorno alla normalità
Nel decorso post-operatorio il percorso di recupero procede positivamente: è stato avviato il progressivo svezzamento dalla tracheostomia, mentre l’alimentazione continua tramite gastrostomia, fondamentale per il recupero ponderale.
Rodolfo Conenna, direttore generale dell’Aorn Santobono-Pausilipon, ha commentato: “Un caso estremamente delicato, gestito con elevata professionalità in tutte le fasi, dalla diagnosi all’intervento. La sinergia con la Chirurgia Maxillo-facciale del Policlinico di Bari ci permette di offrire approcci innovativi, migliorando significativamente il recupero post-operatorio e la qualità di vita dei nostri piccoli pazienti.” Anche Antonio Sanguedolce, direttore generale del Policlinico di Bari, ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra le strutture: “Abbiamo già collaborato in passato per casi clinici complessi e, in questa occasione, abbiamo fornito tutto il supporto necessario per organizzare tempestivamente l’intervento, ridando speranza a questa piccola paziente.”
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