Herpes Zoster: 90 % adulti a rischio di svilupparlo
Prevenzione, sani stili di vita, importanza della vaccinazione, sono le parole chiave per un invecchiamento in buona salute. Fondazione Longevitas ha promosso una campagna per migliorare la qualità della vita e per ottimizzare e ridurre, attraverso una sana longevità, la spesa sanitaria, al fine di reinvestire in salute. La campagna si rivolge in particolare agli over 65, con un focus sulla prevenzione vaccinale. La prima tappa si è svolta oggi a Milano presso la Regione Lombardia, con il convegno “Mantenersi in salute grazie alla prevenzione vaccinale dell’adulto: l’esempio del vaccino contro l’Herpes Zoster”.
Invecchiamento, herpes Zoster e prevenzione
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale con cui si confrontano oggi le comunità e i sistemi sanitari. La vaccinazione è un mezzo di prevenzione, contro virus come l’Herpes Zoster, per ridurre il rischio di complicanze.
Nel convegno si è parlato del rapporto tra Healthy Ageing e prevenzione vaccinale dell’Herpes Zoster, delle politiche di prevenzione nella Regione Lombardia e della centralità del ruolo dei medici di medicina generale.
«Regione Lombardia offre gratuitamente il vaccino per quelle fasce di popolazione particolarmente sensibili a questo tipo di virus come diabetici, cardiopatici e immunodepressi, solo per fare qualche esempio, ed è gratuito per tutti i soggetti nel sessantacinquesimo anno di età. – dichiara Emanuele Monti, membro Cda di Aifa, Presidente IX Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia e già Presidente della Commissione Sanità, Consigliere regionale Regione Lombardia – Può essere offerto in co-somministrazione con il vaccino antinfluenzale anche se, a differenza di quest’ultimo, può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno. Per allargare la copertura del vaccino anti-Herpes Zoster è fondamentale una campagna vaccinale dove i tanti stakeholders collaborano con gli enti del territorio, i medici di medicina generale e la rete di farmacie. Fare comunicazione è fondamentale, per questo iniziative come quella di oggi con momenti formativi sono fondamentali così da raggiungere sempre più persone. Grazie alla prevenzione vaccinale possiamo alleggerire la pressione sugli ospedali, sulle visite e, chiaramente, evitare le dolorosissime eruzioni cutanee e infiammazioni che il Fuoco di Sant’Antonio comporta nei pazienti».
Anziani più a rischio
«Le persone anziane sono particolarmente suscettibili alle malattie infettive, anche di tipo virale, per un indebolimento del sistema immunitario legato alla presenza di malattie croniche e/o fragilità – dichiara il Prof. Giuseppe Bellelli, Professore Ordinario di Geriatria all’Università Milano-Bicocca e Direttore UOC Geriatria dell’IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza – Le complicanze da ’herpes zoster” possono essere estremamente invalidanti queste persone. Si pensi ad esempio alla nevralgia post-erpetica ma si consideri anche che lo zoster può provocare perdita di autonomia, problemi cognitivi, ansia, depressione, insonnia e isolamento sociale. La prevenzione tramite vaccino è dunque cruciale soprattutto per le persone anziane, specie se fragili e con malattie croniche. I dati di letteratura ci dicono che i vaccini contro herpes zoster sono efficaci e sicuri anche nelle persone anziane, e che l’efficacia si mantiene nel tempo. È necessaria una campagna di sensibilizzazione della popolazione anziana che miri a migliorare i tassi di copertura vaccinale, purtroppo ancora subottimali».
Riorganizzazione dei sistemi
«L’invecchiamento della popolazione richiede una risposta attiva e mirata da parte dei sistemi sanitari – dichiara la Presidente della Fondazione Longevitas Eleonora Selvi – La prevenzione vaccinale ha un ruolo cruciale poiché protegge gli adulti da patologie che possono avere gravi conseguenze sulla loro salute e qualità di vita, specialmente per i più fragili. Nel caso specifico dell’Herpes Zoster, il 90 per cento degli adulti ha già contratto il virus della varicella e potrebbe sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio, che è possibile prevenire attraverso la vaccinazione: quest’ultima può ridurre i ricoveri ospedalieri e le visite mediche, prevenire le complicazioni a lungo termine, e di conseguenza alleggerire i costi per l’SSN migliorando l’efficienza delle risorse sanitarie. Promuovere la pratica vaccinale tra gli adulti, in conclusione, è essenziale per garantire una popolazione più sana e attiva, ed è un investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva».
Vaccino contro l’Herpes Zoster dal medico di famiglia
«Finalmente i pazienti hanno la possibilità di essere vaccinati contro l’Herpes Zoster dal loro medico di famiglia – dichiara Paola Pedrini, segretario generale Fimmg Lombardia – È importante valorizzare il ruolo del medico di medicina generale nella gestione complessiva della strategia vaccinale: proprio il particolare rapporto di fiducia con i suoi assistiti lo rendono determinante per la promozione, l’organizzazione e la facilitazione della prevenzione di patologie con significative ripercussioni sulla salute della comunità e conseguentemente sulla sostenibilità del sistema».