Le nuove frontiere della chirurgia
Frontiere della chirurgia
Dalla Campania un esempio di come la chirurgia sia ormai a livelli impensabili sino a qualche anno fa. La notizia arriva dall’Ospedale Evangelico Villa Betania (Napoli) dove il direttore della Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale Pietro Maida ha portato a termine su pazienti con grandi laparoceli alcuni interventi di ricostruzione della parete addominale applicando una tecnica all’avanguardia chiamata “separazione dei componenti”.
Protesi biocompatibili
«L’intervento – spiega il chirurgo, neo consigliere nazionale della SIC – prevede un’ampia dissezione dei muscoli e l’impiego di una protesi biocompatibile e completamente riassorbibile. Una tecnica innovativa che si sta diffondendo sempre più nel nostro paese, che consente la ricostruzione di grandi ernie e laparoceli della parete addominale, soprattutto in condizioni in cui non è consigliato l’uso della tecnica laparoscopica, che invece è molto usata per casi meno complessi». Lo stesso intervento è stato ripetuto con finalità formative presso il Centro di Biotecnologie del Cardarelli dove i partecipanti al corso (circa 20 chirurghi provenienti dal Centro-Sud Italia) per la prima volta nel nostro paese hanno avuto la possibilità di sperimentare la tecnica su preparati anatomici umani, con il tutoraggio del dottor Maida e di alcuni componenti della sua equipe. Negli anni la chirurgia dell’Ospedale Evangelico Villa Betania si è affermata nel panorama regionale e nazionale per il ricorso alle più moderne tecnologie, tra cui la laparoscopia effettuata con telecamere ad altissima definizione e 3D, con cui vengono trattate ormai la maggior parte delle patologie addominali, incluse quelle tumorali. In particolare, i tumori che interessano il colon-retto, lo stomaco, il fegato e il pancreas vengono trattati dal dottor Maida e dal suo gruppo in laparoscopia, tecnica che consente attraverso la visione magnificata un intervento più preciso e, grazie all’assenza di grandi incisioni, un minor dolore post-operatorio ed un più rapido recupero.