Unione Ciechi Ipovedenti lancia campagna lasciti testamentari
Unione Ciechi Ipovedenti. Abbiamo solo un modo per vedere il mondo: fidarci degli altri: è questo lo slogan che accompagna l’iniziativa lanciata dall’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) per informare sui lasciti testamentari. Inoltre è stata presentata la guida sul corretto modo di redigere un lascito testamentario anche per pazienti ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive.
Sono oltre 3 milioni gli italiani che si dichiarano orientati a inserire un lascito nelle ultime volontà. 900 mila connazionali dichiarano di aver già predisposto un testamento solidale e altri 1,9 milioni sono intenzionati a prendere certamente in considerazione l’ipotesi di farlo. In Italia fare un lascito testamentario al non profit fino a qualche anno fa sembrava essere un tabù. Oggi si stima che il valore delle eredità in beneficenza sfiorerà i 130 miliardi di euro nel 2030. Fare testamento è innanzitutto un gesto di responsabilità, ribadisce l’associazione. La Legge garantisce una “quota libera”, con la quale tramandare generosità e valori di solidarietà e “una quota legittima” che tutela i familiari. In assenza di eredi, se non vengono espresse volontà, il patrimonio va interamente allo Stato. L’incontro di presentazione della campagna si è svolto di recente all’Istituto della Enciclopedia italiana a Roma.
“Fare testamento è un gesto di consapevolezza e libertà con cui si possono esprimere le proprie volontà per il futuro che verrà. Inserire un lascito solidale nel proprio testamento è il modo più autentico per rendere per sempre vivi i valori in cui crediamo. Lasceremo un segno di noi quando non ci saremo più, senza togliere nulla ai nostri cari, che sono tutelati dalla legge con le quote di riserva. Un lascito è un dono inteso nel suo senso più profondo. Un gesto intimo rivolto da persone ad altre persone. Il lascito diventa messaggio universale di umanità, solidarietà e crescita comune”, afferma il Presidente dell’UICI Mario Barbuto.