Vaccinazione in farmacia, Lazio pronto a estenderla entro l’anno
Entro la fine dell’anno nelle farmacie del Lazio l’accesso ai vaccini sarà ampliato per tutti i cittadini adulti. Il progetto pilota è stato presentato questa mattina in occasione del convegno “La vaccinazione in farmacia”, promosso da Federfarma Lazio in collaborazione con We Inform e con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio. Durante l’incontro è intervento anche Francesco Vaia, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute.
Il richiamo del ministero alla vaccinazione
“La pandemia è ormai alle spalle, come ci dicono i dati e questo è confortante, ma c’è il problema della fascia fragile della società”. Non solo Covid e influenza: “c’è poi il problema del numero delle vaccinazioni che è a mio avviso ancora insufficiente – ha messo in luce Vaia. “Per questo – ha continuato – ho emanato lo scorso 3 novembre una prima circolare per invitare le Regioni ad aumentare l’impegno sul piano della comunicazione e sul piano organizzativo, utilizzando tutti i setting assistenziali, a partire dal presidio di prossimità che è la farmacia”.
“Il vaccino – ha sottolineato Vaia – deve essere visto come farmaco di prossimità, immediatamente fruibile dal cittadino. La farmacia è il presidio più facilmente accessibile anche per la vaccinazione dei minori. Da atto medico, come previsto dal regio decreto del 1934 ancora in vigore, la vaccinazione deve trasformarsi in atto sanitario”. Vaia ha firmato “in diretta” una nuova circolare, rivolta a tutte le Regioni, con l’invito a estendere la vaccinazione in tutti i presidi possibili, anche le strutture ospedaliere, a supporto delle persone più fragili.
Vaccinazione in farmacia
Rendere i vaccini disponibili in farmacia per gli adulti di tutte le fasce d’età, con e senza fragilità, rende più semplice l’accesso alla profilassi e alle informazioni. Inoltre, aiuta a raggiungere gli obiettivi di copertura vaccinale che risentono della “stanchezza” post pandemia. “La prevenzione vaccinale è una risorsa per la salute dei cittadini e uno strumento per abbattere i costi del Sistema Sanitario Nazionale – ha detto Antonio Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale del Lazio. “La nostra Regione darà a tutti la possibilità di usufruirne ‘sotto casa’. Serve una sinergia tra le varie parti coinvolte nella sanità: è un compito complesso, ma certamente così importante da non poter essere ulteriormente rimandato”. Aurigemma ha anche annunciato l’intenzione di portare le informazioni sui benefici della prevenzione vaccinale nelle scuole, attraverso messaggi mirati e “su misura” per i ragazzi.
Gli italiani si fidano del farmacista
Gli italiani si fidano del farmacista e sono favorevoli alle vaccinazioni in farmacia molto di più degli altri cittadini europei. Nell’incontro che si è tenuto questa mattina si è parlato della possibilità di coinvolgere in questa iniziativa le 1.780 farmacie del Lazio e dei vaccini che potrebbero essere inclusi nel progetto. “Stiamo lavorando ad un accordo con la Regione Lazio per cercare di recepire sia le buone pratiche già adottate da altre Regioni, sia pratiche innovative per facilitare l’accesso dei cittadini a vaccinazioni oggi ritenute fondamentali. Penso, in particolar modo, al vaccino antipneumococcico, rivolto alla popolazione anziana, al vaccino contro il Papillomavirus (HPV), che riesce a evitare patologie gravi come il tumore, rivolto sia alle donne sia agli uomini, e al vaccino contro l’Herpes zoster” ha dichiarato il presidente di Federfarma Lazio, Eugenio Leopardi.
Non solo Covid e influenza
I cittadini del Lazio, quindi, a breve potranno fare le vaccinazioni con il loro farmacista di fiducia. “Il coinvolgimento dei farmacisti nell’attività di prevenzione vaccinale risponde all’esigenza di garantire ai cittadini maggiore prossimità, facilità di accesso e informazione sulla vaccinazione, elementi essenziali per aumentare l’adesione a questo importante strumento di protezione della salute individuale e collettiva – ha detto il presidente della Federazione Ordini dei Farmacisti (FOFI), Andrea Mandelli.
“I farmacisti – ha continuato – il cui ruolo in ambito vaccinale si è dimostrato efficace con le campagne anti-Covid e antinfluenzale, sono pronti ad ampliare il loro apporto nella somministrazione dei vaccini, dall’Herpes zoster, come già sperimentato in alcune Regioni, allo pneumococco, all’HPV, al fine di raggiungere gli obiettivi di copertura stabiliti dalle autorità sanitarie per le diverse categorie e fasce d’età. I farmacisti di comunità rappresentano il primo presidio sanitario per i cittadini e, come tali, ricoprono un ruolo di primo piano nelle reti per la prevenzione sul territorio. Siamo pronti”.