Città italiane a misura di sport, firmato protocollo per invecchiamento attivo
Una giornata per sottolineare l’importanza dello sport per la salute e promuovere un’azione consapevole della politica e delle amministrazioni in questa direzione. È stata presentata oggi nella sede dell’Anci – Associazione nazionale Comuni italiani, l’edizione 2023 della Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città e SportCity Day, promossa insieme da Health City Institute, C14+ e Fondazione SportCity. L’edizione di quest’anno, con il patrocinio di Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, Anci, Coni, Comitato Italiano Paralimpico, Sport e Salute, è organizzata in collaborazione con Fondazione Longevitas, Federsanità, FeSDI, Cittadinanzattiva.
Si terrà il prossimo 17 settembre, con “l’obiettivo di richiamare l’attenzione e stimolare l’azione delle amministrazioni, dei sindaci, della politica tutta, sulla necessità e l’urgenza di ripartire dalle città come luoghi per promuovere la salute, il benessere, lo sport e l’ambiente” – si legge nella nota.
La giornata nazionale
Sono in aumento i fattori di rischio per la salute legati alle malattie croniche non trasmissibili e a quelle infettive e diffusive – come l’ esperienza del COVID-19 –, su cui impatta negli ambienti urbani l’incremento della popolazione. Ad oggi il 37 per cento della popolazione italiana vive nelle aree metropolitane. Da qui l’importanza di promuovere il modello della Health City, per incentivare una rigenerazione urbana in cui la salute sia fattore di crescita e coesione.
Le città del futuro
Ideata nel 2018, la Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, quest’anno coincide con lo SportCity Day. L’obiettivo è creare nelle città spazi accoglienti per praticare sport e attività fisica. Quest’anno, nell’ambito dello SportCity Day del 17 settembre saranno 101 le città italiane che organizzeranno in piazze, parchi e aree attrezzate, in contemporanea, una giornata di sport e benessere per tutti i cittadini, con oltre 60 attività sportive offerte.
Invecchiamento attivo
Oggi è stato anche siglato un protocollo d’intesa per la promozione dell’invecchiamento attivo nelle città tra l’Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, Health city institute, C14+, Fondazione SportCity, Fondazione Longevitas, Federsanità, FeSDI e Cittadinanzattiva. Un’iniziativa questa per rafforzare un impegno nel rendere le città sempre più a misura delle persone senior nell’ottica di una longevità sana e attiva.
«Oggi la promozione della salute e dei corretti stili di vita in ambito urbano riveste una posizione di centralità negli obiettivi di Sindaci e Amministrazioni locali: abbiamo la responsabilità di creare città più sane e sostenibili, in sintonia con l’intero ecosistema umano, animale e naturale», dichiara l’On. Roberto Pella, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Qualità della vita nelle città e Vicepresidente Vicario Anci, «Per riuscirci è necessario lavorare tutti insieme, adottando un approccio multidisciplinare e interistituzionale in grado di rafforzare tale consapevolezza nella collettività, ed è proprio in quest’ottica che ho depositato una proposta di legge a mia prima firma che individua nel 2 luglio – giorno centrale dell’anno solare – la Giornata Nazionale per la Salute e il Benessere nelle Città. Sono fiducioso che il Parlamento saprà riconoscere l’alto valore istituzionale di questa iniziativa e possa contribuire al suo massimo riconoscimento».
«Nel contesto attuale è un obiettivo sempre più cruciale quello di una rigenerazione urbana che consideri la salute come fattore di crescita e coesione in grado di rendere le città italiane delle Health City, cioè promotrici della salute, amministrate da politiche chiare per tutelarla e migliorarla», dichiara il Sen. Mario Occhiuto, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, Segretario VII Commissione del Senato. «Occorre promuovere il nuovo concetto di salute come condizione che comprende aspetti psicologici, condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale. Sviluppare un contesto urbano che sia salutogenico e non patogeno è ormai una priorità, come anche promuovere una politica urbana che sappia essere una forma di medicina preventiva, spezzando il circolo vizioso che si crea fra cattive condizioni di salute, povertà socio-economica, basso livello di istruzione ed emarginazione».
«L’urbanizzazione è una delle maggiori sfide di sanità pubblica del nostro tempo e nonostante i tanti sforzi già compiuti, ancora molto c’è da fare per assicurare alle città una Healthy Governance», dichiara la Sen. Daniela Sbrollini, Presidente Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, Vicepresidente della X Commissione del Senato, «In questo contesto lo sport ha certo un ruolo fondamentale. Il lavoro del nostro intergruppo è fortemente impegnato in questa direzione e io stessa ho presentato un disegno di legge, l’Atto del Senato n.135 della XIX Legislatura del 13 ottobre 2022 su “Disposizioni recanti interventi finalizzati all’introduzione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all’interno del Servizio sanitario nazionale”, per dare la possibilità a pediatri, medici di medicina generale e specialisti di inserirlo in ricetta medica, così che le famiglie possano usufruire delle detrazioni fiscali. È importante portare avanti un lavoro comune che promuova lo sport in quanto “farmaco” senza controindicazioni, che fa bene a tutte le età».
«La Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città rappresenta un momento molto importante per celebrare tutte le azioni messe in campo in questa direzione e promuoverne di nuove affinché si diffonda una cultura e una prassi politica attenta ai determinanti urbani della salute», dichiara Enzo Bianco, Presidente C14+, «Urge sempre più una visione strategica multidisciplinare e una collaborazione interistituzionale e multistakeholder per l’elaborazione di politiche urbane che abbiano come priorità la salute, il miglioramento della rete urbana dei trasporti, della qualità del verde cittadino e delle politiche ambientali, della promozione delle attività sportive fino ovviamente a interventi di partecipazione sociale, welfare e supporto attivo alle fasce più deboli».
«Più di una persona su due nel mondo vive in aree metropolitane. La nostra sopravvivenza dipende dalla pianificazione di ambienti urbani più sani», dichiara Andrea Lenzi, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente dell’Health city institute, «Rendere le città più eque e salutari incide sul benessere psico-fisico di tutti in tutte le fasce di età. Si deve intervenire guidando a una nuova urbanizzazione consapevole che consideri l’impatto sociale ed economico dei fattori di rischio che influenzano la salute, l’impatto delle disuguaglianze, l’invecchiamento della popolazione, che porta un aumento del carico delle cronicità. È una sfida determinante che inciderà sullo sviluppo e sulla sostenibilità delle nostre città».
«Siamo felicissimi di come stanno procedendo le nostre attività», dichiara Fabio Pagliara, Presidente Fondazione SportCity, «Per la terza edizione dello SportCity Day di settembre abbiamo superato le cento città aderenti, registrando un incredibile entusiasmo da parte delle amministrazioni territoriali».
«La promozione di sani stili di vita, di cui l’attività sportiva è parte integrante, è fondamentale nelle politiche di prevenzione. Dobbiamo agire a partire dai contesti urbani, sportivizzando le città e agevolando le persone a svolgere attività fisica e mantenere una vita attiva a tutte le età», dichiara Federico Serra, Segretario Generale dell’Health city institute e del C14+, Capo Segreteria tecnica dell’Intergruppo parlamentare Qualità di vita nelle città, «Il protocollo d’intesa siglato oggi costituisce un’alleanza strategica per promuovere l’inclusione sociale, la vita attiva, l’invecchiamento positivo, la salute nelle città anche in una prospettiva “age-friendly” al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini in termini di sana longevità. Da questo impegno comune nasceranno iniziative e progetti congiunti per promuovere la sostenibilità, la prevenzione, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la salute e la qualità della vita nelle città».
«L’attività fisica è una componente essenziale della terapia di tutte le malattie croniche non trasmissibili, particolarmente del diabete», dichiara Angelo Avogaro, Presidente FeSDI – Federazione delle società di diabetologia, «Nelle persone affette da questa patologia l’esercizio fisico induce una serie di adattamenti positivi sia metabolici sia funzionali che sono indispensabili per far sì che anche le terapie innovative per il diabete esplichino la loro piena efficacia».
«Dobbiamo attuare un’azione forte di stimolo ed educazione per promuovere il concetto di salute come responsabilità diffusa, coinvolgendo ad esempio le comunità attraverso le scuole e facendo un grande gioco di squadra», dichiara Tiziana Frittelli, Presidente Federsanità, «Obiettivo principale che stiamo perseguendo tutti insieme in maniera corale è la creazione di una rete proattiva che possa incidere sulla qualità della vita dei cittadini, partendo proprio da un approccio sano nella vita quotidiana. Riqualificazione e rigenerazione urbana, obiettivi ampiamente esposti nel PNRR, non sono realizzabili senza includere nelle strategie messe in atto la salute e il benessere. La città deve diventare quindi un bene comune in cui tutti hanno ruolo centrale ed è compito delle istituzioni garantire benessere psico-fisico e sociale, plasmando un modello di cura e di benessere urbano all’altezza della sfida che stiamo vivendo».
«La salute è il prodotto di azioni coordinate da politiche pubbliche attente, condivise e collaborative», dichiara Elio Rosati, Segretario Cittadinanzattiva Lazio, «L’evento di oggi è il segno tangibile della necessità di creare una rete sempre più ampia di soggetti capaci di preparare un futuro a misura di persona partendo dai luoghi di vita, dalle città, dalle comunità locali come ambienti dove mettere a terra interventi volti a promuovere benessere e salute globale. Per questo è necessario che la prevenzione, gli stili di vita e ambienti urbani sostenibili siano non solo l’obiettivo verso il quale tendere, ma anche le vie da percorrere nei prossimi anni sostenendo politiche attive nelle scuole, nei luoghi di lavoro e per tutte le età, ripensando, o immaginando, una “terza età” sempre più attiva e presente nel nostro paese».
«L’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida fondamentale per i contesti urbani, e la promozione dell’attività fisica è un elemento chiave per garantire efficaci politiche a supporto di una longevità positiva», dichiara Eleonora Selvi, Presidente della Fondazione Longevitas, «La Fondazione Longevitas lavora con le Istituzioni per la riqualificazione dello spazio pubblico, nell’ottica di favorire una vita attiva e l’inclusione sociale di tutte le età. In tal senso siamo impegnati nella valorizzazione dei luoghi di aggregazione come i Centri Sociali per Anziani e di quartiere, in quanto parte fondamentale di quelle reti di prossimità che occorre rafforzare per contrastare la solitudine e l’isolamento delle persone fragili. In questi luoghi lavoriamo per promuovere lo sport e l’attività fisica in un’ottica intergenerazionale, ma anche per moltiplicare quelle esperienze di welfare generativo di comunità che riteniamo essenziale e che chiediamo alle Istituzioni di sostenere con particolare attenzione, per il benessere collettivo e la sostenibilità sociale».