Poliomielite verso la fine. Il punto al World Polio Day
L’appuntamento è stato a Filadelfia. La sesta edizione del World Polio Day quest’anno si è svolta nell’ambito di uno storico anniversario: quello della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), lanciata nel 1988, alla Convention del Rotary a Filadelfia. Trent’anni fa, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) entrò a far parte della GPEI, approvando una risoluzione specifica, la poliomielite paralizzava dieci bambini ogni 15 minuti, in quasi tutti i paesi del mondo. Oggi, grazie alle estese campagne di vaccinazione e ai sistemi di sorveglianza, pochi casi di polio sono rimasti nel mondo. Tuttavia, tre paesi non hanno mai smesso di registrare casi di poliomielite, rimangono cioè endemici: Afghanistan, Nigeria e Pakistan.
La malattia
La poliomielite – spiega l’Iss – è una patologia infettiva, acuta, molto contagiosa, determinata da un virus (poliovirus) che colpisce le cellule neurali, inducendo una paralisi (paralisi flaccida acuta) che, nei casi più gravi, può divenire totale. Esistono tre forme di poliomielite paralitica: la forma spinale è la forma più comune e si caratterizza per una paralisi asimmetrica che interessa principalmente le gambe. La forma bulbare causa debolezza muscolare di quei muscoli che sono innervati dai nervi cranici. La forma bulbo-spinale è una combinazione delle prime due. Descritta nel 1789, la poliomielite è stata registrata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa di inizio XIX secolo e poco dopo negli Stati Uniti. Non esistono cure, se non trattamenti sintomatici che possono solo in parte minimizzare gli effetti della malattia. L’unica strada per evitare potenziali conseguenze è la prevenzione tramite vaccinazione. In Italia, nel 1958, furono notificati oltre otto mila casi di poliomielite. Nel nostro paese la vaccinazione antipolio è obbligatoria dal 1966 e l’ultimo caso endemico si è verificato nel 1982. Nel 2001, l’Italia e tutta la Regione OMS Europa sono state definite polio-free.
Lo stato oggi
A garanzia del mantenimento dello status polio free i programmi di sorveglianza continuano fino all’eradicazione definitiva della poliomielite a livello mondiale. Dal 1996, in Italia è attiva una rete di sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute (PFA), considerata il golden standard secondo le linee guida dell’OMS per la certificazione dello stato polio-free. La sorveglianza è coordinata dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità presso il dipartimento di Malattie Infettive, dove è attivo il WHO Collaborative Centre for Reference and Research on Polio.