Trapianti di cuore, genitori in protesta al Monaldi di Napoli
Dafne Palmieri è una mamma preoccupata per la salute di suo figlio Massimo che, oggi 16enne, ha subito un trapianto di cu cuore al Monaldi di Napoli». Oggi Dafne sta portando avanti uno sciopero della fame per sollecitare «il ripristino dell’attività di trapianti cardiaci pediatrici» (è salita anche sui tetti dell’ospedale Monaldi) e «per garantire percorsi di cura definiti e sicuri per i bambini già trapiantati». Stamane con lei, in presidio al Monaldi, ci saranno altri genitori, associazioni di consumatori e parlamentari.
Appello a Mattarella
Dafne ha scelto di lanciare un personale appello al Presidente, Sergio Mattarella. «Il Capo dello Stato in quanto garante della democrazia e in presenza di una colpevole assenza delle istituzioni locali che vanificano il senso della loro stessa esistenza, ha il dovere di intervenire per evitare altre morti. Abbiamo saputo che i dirigenti dell’Azienda ospedaliera dei Colli – sottolinea Palmieri – dicono che è tutto a posto. Come utente posso testimoniare che i percorsi di cui parlano non esistono, spesso la vita dei nostri figli è messa a repentaglio da una organizzazione carente e approssimativa a partire dalla fase iniziale del ricovero».
L’azienda sanitaria
Secca la nota rilasciata dall’azienda sanitaria dei Colli di Napoli, che precisa di essere dotata di «una organizzazione in grado di competere con gli altri centri di cardiochirurgia e di cardiologia pediatrica presenti sul territorio nazionale. Infatti sono presenti nell’ospedale Monaldi le Unità Operative di Cardiochirurgia adulti, di Cardiochirurgia dei Trapianti, di Cardiochirurgia Pediatrica, di cardiologia Adulti e Pediatrica con le relative UTIC. Tale strutturazione è in grado di soddisfare pienamente i bisogni assistenziali dei pazienti adulti e pediatrici nelle diverse fasi assistenziali del trapianto. Si ribadisce pertanto che tutti i bambini che afferiscono all’ospedale Monaldi continuano ad essere seguiti con specifici percorsi sia per la fase pre che post trapianto. Inoltre, sono in vigore specifici percorsi assistenziali per gli accessi in ospedale in modalità di emergenza-urgenza h24 sia per i pazienti adulti che per quelli pediatrici». Per quel che riguarda il programma trapiantologico cardiaco pediatrico «sono sospese le attività esclusivamente per quel che riguarda la fase di trapianto. Tuttavia – chiarisce il commissario straordinario Giuseppe Matarazzo – per quel che riguarda la ripresa, l’azienda ha avviato le procedure per la riattivazione del programma, ripresa che avverrà probabilmente prima dell’estate dopo il nulla osta del Centro nazionale trapianti». E sulla ripresa dei trapianti cardiaci «l’azienda si è posta quale obiettivo l’avvio delle attività di trapianto per i prossimi mesi, mentre sono sempre garantiti adeguati livelli assistenziali, nel periodo della sospensione delle attività trapiantologiche».