Addio Diane Keaton, aveva 79 anni
Addio Diane Keaton. L’attrice, una delle più amate di Hollywood, è morta a 79 anni lasciando sgomenti i suoi tanti fan. La notizia ha scosso anche amici e colleghi dell’attrice e sulle cause della sua improvvisa scomparsa resta un velo di riservatezza. Certo è che nelle settimane precedenti alla morte, diverse ricostruzioni giornalistiche hanno parlato di un rapido declino di salute.
Amici e colleghi hanno riferito che l’attrice sarebbe apparsa visibilmente dimagrita e che le sue condizioni si sarebbero aggravate all’improvviso. Quanto alle patologie pregresse, Keaton in passato aveva raccontato di aver affrontato un melanoma cutaneo e disturbi alimentari; anche qui, al momento, non c’è una causa ufficiale del decesso e tutte le ipotesi restano tali.
Chi era Diane Keaton
Nata a Los Angeles nel 1946, Keaton ha ridefinito l’idea di protagonista femminile tra anni ’70 e ’90, unendo grazia comica e profondità drammatica. Ha vinto l’Oscar con Io e Annie Hall (1977) e ha lasciato interpretazioni memorabili nella trilogia de Il Padrino (Kay Adams), in Reds, Marvin’s Room e Something’s Gotta Give, che le sono valsi altre candidature all’Academy Award. Il suo stile androgino – cappelli, cravatte, completi oversize – è diventato un linguaggio estetico a sé, imitato per decenni. Oltre a recitare, ha diretto, prodotto, scritto e fotografato, firmando anche memoir di successo.
L’eredità di un’icona
Keaton ha attraversato più di sessanta film senza mai rinunciare alla propria originalità: ironica e vulnerabile, intelligente e imprevedibile, capace di passare da una screwball comedy a un dramma familiare senza perdere verità emotiva. Anche la sua vita privata – scelte sentimentali molto esposte ma una maternità single e adottiva vissuta con discrezione – ha contribuito a farne una figura popolare e, insieme, profondamente rispettata.
Le reazioni
Il cordoglio del cinema è stato immediato. Goldie Hawn l’ha ricordata come un’amica con cui “avevamo promesso di invecchiare insieme”, mentre Bette Midler e molti altri colleghi hanno sottolineato la sua gentilezza fuori dal set e il talento fuori categoria. Tra i messaggi di addio compaiono anche quelli di registi e interpreti che l’hanno definita “leggendaria” e “umanamente generosa”.
Con Keaton scompare una delle rare attrici capaci di influenzare allo stesso tempo linguaggi del cinema, della moda e dell’autorialità femminile a Hollywood. La sua filmografia è un manuale di sfumature: l’autoironia che protegge la fragilità, l’eleganza che non pretende perfezione, la libertà di non assomigliare a nessuno.
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