Vaiolo delle Scimmie, i Paesi a rischio
Lo scorso 14 agosto, il Comitato di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un’emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale (PHEIC). Il Ministero della Salute italiano ha diffuso una circolare con indicazioni per prevenire la diffusione del Mpox e “sensibilizzare i viaggiatori diretti in Paesi con focolai confermati di infezione”. Tra le raccomandazioni, quella di evitare eventi affollati in Paesi a rischio.
I Paesi da evitare per focolai confermati
Secondo i dati dell’ultimo bollettino Ecdc del 16 agosto, tra i Paesi da evitare c’è la Repubblica Democratica del Congo (2.638 casi confermati e 14.151 sospetti), il Burundi (61 casi confermati e 165 sospetti), la Repubblica Centro Africana (35 casi confermati e 223 sospetti) e il Congo (19 casi confermati e 150 sospetti). Nel frattempo, ieri la Tailandia ha confermato il primo caso noto in Asia del nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie )Clade 1b), in un paziente che aveva viaggiato in Africa.
Vaiolo delle scimmie, due sottotipi
Esistono due sottotipi del virus: il Clade 1, più letale, endemico nel bacino del Congo, e il Clade 2, meno grave, presente in alcune parti dell’Africa occidentale.
Il virus Mpox può diffondersi attraverso il contatto diretto pelle a pelle con eruzioni cutanee, secrezioni delle vie respiratorie e fluidi corporei. Le donne incinte possono trasmettere il virus al feto durante la gravidanza o al neonato durante il parto.
Il contagio può avvenire anche tramite il contatto con oggetti, tessuti o superfici contaminati.
I sintomi del vaiolo delle scimmie e come riconoscerli
I sintomi di Mpox tendono a comparire tra sei e 13 giorni dopo l’infezione, con febbre, mal di testa, dolori muscolari e debolezza. I linfonodi ingrossati e le eruzioni cutanee sono segni distintivi. L’eruzione si manifesta entro tre giorni dalla comparsa della febbre e tende a concentrarsi su viso, mani e piedi.
Nei bambini, l’eruzione può essere confusa con il morbillo o la varicella. I sintomi durano da due a quattro settimane e scompaiono spontaneamente nella maggior parte dei casi.
In Europa e in Italia
In Europa, invece, dopo il primo caso segnalato in Svezia, il vaiolo delle scimmie è arrivato anche in Spagna, ma con un sottotipo del virus differente rispetto a quello per cui l’Oms ha decretato l’allarme. Per quanto riguarda il nostro Paese, invece, nessun nuovo caso di infezione è stato registrato dall’inizio di agosto. Lo rende noto la circolare aggiornata diffusa dal ministero della Salute. Il primo caso di vaiolo delle scimmie in Spagna è stato diagnosticato dalle autorità sanitarie della Cantabria, nel Nord del Paese, in un giovane con lesioni compatibili con quelle provocate da Mpox, ad oggi ricoverato “in buon stato” di salute e tenuto in isolamento.
Al contrario del caso diagnosticato in Svezia, che è provocato dal sottotipo Clade I del virus (lo stesso trovato in Pakistan), il caso spagnolo è collegato al sottotipo originario dell’Africa occidentale, o Clade II, molto meno aggressivo del primo e in circolazione in Europa dal 2022.