Melanoma: nanoparticelle ‘caricate’ con microRna per abbatterlo
Nanoparticelle con microRna sono la nuova promessa per curare il melanoma metastatico resistente alle terapie tradizionali. La cura innovativa sarebbe applicabile anche ad altre malattie oncologiche. A suggerirlo è lo studio di un gruppo di ricercatrici e ricercatori dell’Iss, pubblicato su Molecular Therapy, disponibile online.
Malanoma matestatico, sfida per la ricerca
Oggi per il melanoma metastatico le terapie convenzionali si basano sull’immunoterapia e sugli inibitori di BRAF/MEK. Tuttavia molti pazienti non rispondono adeguatamente. Il nuovo approccio terapeutico proposto dallo studio, realizzato dal team guidato dalle ricercatrici Nadia Felli e Federica Felicetti del dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare, diretto dal Dr. Mauro Biffoni, si basa sull’utilizzo di nanoparticelle contenenti microRNA (miR126) che mirano direttamente al tumore.
miR126, l’arma contro il melanoma
Il miR126 è stato identificato come un efficacie agente onco-soppressivo nel melanoma, così come in altri tipi di cancro. Per veicolare in modo mirato il miR126, il team di ricerca ha creato nanoparticelle di chitosano funzionalizzate con un anticorpo specifico per una proteina di membrana delle cellule di melanoma. Questo approccio consente alle nanoparticelle di raggiungere selettivamente le cellule tumorali, migliorando l’efficacia del trattamento e riducendo gli effetti collaterali. Le nanoparticelle sono state testate con successo in vitro e in vivo in combinazione con un inibitore della via di trasduzione del segnale PI3K/AKT.
I risultati dello studio
I risultati della ricerca hanno dimostrato una notevole riduzione della crescita del tumore primitivo e l’inibizione della metastatizzazione. “Il sistema proposto da questa ricerca rappresenta un approccio innovativo nel campo della terapia oncologica, consentendo il trasporto mirato del microRna verso le cellule tumorali – sottolineano le ricercatrici. Il passaggio alla fase clinica sarà comunque cruciale per valutare l’efficacia del trattamento su pazienti e determinare la sua reale applicabilità nella lotta contro il melanoma metastatico resistente”. Per la realizzazione di questo progetto il gruppo di ricerca dell’Iss ha collaborato con le ricercatrici della facoltà di chimica dell’Università “Sapienza” di Roma, coordinate dalla Prof.ssa Cleofe Palocci.