Tumore al polmone: nasce la Rete Italiana per lo Screening
Nasce la Rete Italiana di Screening Polmonare. Si tratta di un progetto coordinato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che, grazie a un finanziamento dell’Unione Europea e del ministero della Salute, supervisionerà il lavoro di altri 10 centri oncologici. La missione della rete è quella di contrastare la diffusione del tumore al polmone aumentando le diagnosi precoci e di conseguenza arrivare a cure più efficaci, soprattutto per le persone più a rischio, come i forti fumatori.
Tumore al polmone. I dati
Nel 2019 in Lombardia si stimano 7.800 nuovi casi di tumore al polmone. In tutta Italia le nuove diagnosi arrivano a 42.500. L’80% però viene individuato troppo tardi e si muore prima di 5 anni. Gli studi dimostrano che la diagnosi precoce tra i forti fumatori, con l’utilizzo della Tac spirale, può portare a una riduzione di mortalità pari al 50%.
La Rete Italiana Screening Polmonare sarà basata su uno studio e un reclutamento pazienti, a partire dal 2020, con l’obiettivo di arruolare in due anni 24mila forti fumatori (che consumano almeno un pacchetto di sigarette al giorno) over 50 in Italia, Paesi Bassi, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Nel nostro Paese verranno coinvolti anche i medici di base, al fine di reclutare almeno 10mila partecipanti. Gli esperti, grazie alla nuova rete, potranno definire al meglio le modalità di un nuovo screening attraverso la Tac spirale e alcuni biomarcatori.