Alex, «il trapianto è riuscito»
Il piccolo Alex tornerà presto a casa. La sua storia (il bimbo è affetto da una malattia genetica rara) aveva commosso l’Italia intera, mobilitando migliaia di persone alla ricerca di un donatore compatibile. A distanza di un mese dall’intervento effettuato al Bambino Gesù d Roma il trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore cui è stato sottoposto «è riuscito». Il percorso trapiantologico, infatti, «può dirsi concluso positivamente» e Alex è «in buone condizioni di salute». Lascerà l’Ospedale nelle prossime ore. Le cellule del padre, manipolate e infuse nel bambino, afferma l’Ospedale, a distanza di 1 mese dal trapianto «hanno perfettamente attecchito».
L’attesa
Per la famiglia del piccolo l’attesa è stata lunghissima, dopo la disperata ricerca di un donatore compatibile e la decisione in extremis di procedere con le cellule del papà, le ultime notizie che si erano avute risalivano al 22 dicembre scorso. A 24 ore dal trapianto di cellule staminali emopoietiche, le condizioni del piccolo Alessandro Maria Montresor erano stabili. Alex, è bene ricordarlo, soffre di Linfoistiocitosi Emofagocitica (HLH) ed è stato trasferito dall’Ospedale Great Ormond Street di Londra presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma a fine novembre. A dicembre sono stati completati tutti gli screening necessari per identificare, tra i due genitori, il donatore di cellule staminali emopoietiche ed è stato, a tal fine, selezionato il padre. Il bambino ha poi ricevuto la terapia di preparazione al trapianto, mirata a distruggere le cellule portatrici del difetto genetico responsabile della patologia. Le cellule del padre, dopo essere state mobilizzate e raccolte dal sangue periferico, sono state opportunamente manipolate e infuse nel bambino. Oggi (24 gennaio 2019) i medici hanno sciolto la riserva annunciando la buona notizia.
La famiglia
In occasione dell’arrivo in Italia, la famiglia di Alessandro Maria aveva espresso i propri ringraziamenti a tutti coloro che hanno lavorato per aiutare il bimbo. «Il Ministro della Sanità ed il suo staff per il sostegno e l’attenzione ricevuti; il Centro Nazionale Trapianti e l’ADMO per l’impegno profuso nelle piazze italiane; i donatori nuovi e futuri che hanno deciso di dare una nuova speranza a tutte le persone malate ed in attesa di un trapianto di midollo osseo per continuare a vivere; le diverse aziende ed associazioni ed in particolare il Gruppo UniCredit, oltre che per il sostegno che ci ha dato anche per le numerose iniziative di sensibilizzazione alla donazione che ha promosso sia in Italia che all’estero e, non da ultimo per importanza, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con tutti i medici e gli infermieri assiduamente impegnati nella qualificata e affettuosa assistenza prestata in queste ultime settimane. Rivolgiamo un sentito ringraziamento – avevano detto i genitori di Alex – anche al Sistema Sanitario Nazionale (SSN) Italiano e al National Health System (NHS) Inglese per avere reso possibile un trattamento così medicalmente sofisticato e di altro profilo». Molto presto Alex tornerà a casa, la speranza è che presto tutto il suo calvario possa essere solo un triste ricordo.