Tac e radiazioni, i dentisti lanciano l’allarme
Troppe radiazioni, i pazienti rischiano di risentirne. L’allarme arriva dalla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), riunita a Rimini in occasione del XX congresso nazionale. Spesso, dicono gli esperti, la disponibilità degli strumenti porta a usarli anche quando se ne potrebbe fare a meno, esponendo i pazienti a radiazioni inutili. Si pensi alle Tac che vengono eseguite per capire se e come eseguire un impianto per i denti mancanti, a quelle di controllo e per valutare le condizioni complessive della bocca. In realtà basta infatti una sola Tac per assorbire circa la metà della dose di radiazioni di fondo naturali a cui siamo esposti nell’arco di un anno. Essere di «manica larga» con i raggi non è senza conseguenze: chi si sottopone a più di un esame radiologico dentistico l’anno ha un rischio di tumori tiroidei e finanche tumore cerebrali.
Uso appropriato
«Le radiografie ai denti sono uno strumento importante per mantenere la salute della bocca, ma è bene evitare gli abusi e sforzarsi di limitare le esposizioni alle radiazioni soltanto quando servono davvero e possono tradursi in un beneficio per i pazienti», spiega Mario Aimetti, presidente SIdP. «Il nostro obiettivo è richiamare a un utilizzo appropriato, limitato ai casi in cui è necessario e sempre scegliendo il test meno ‘pesante’ dal punto di vista dell’esposizione a radiazioni ionizzanti».
Nuove tecnologie
Non a caso, sono sempre di più gli studi dentistici che hanno a disposizione apparecchi per la Tac a fascio conico: si tratta degli strumenti per cui c’è stato il maggior incremento di vendite negli ultimi anni, con 100 milioni di euro spesi nel solo 2015 in Europa. Fra i macchinari che emettono meno raggi e quelli che erogano dosi più elevate ci può essere una differenza fino a cento volte. Sebbene espongano a un minor quantitativo di radiazioni rispetto alle Tac standard, la sempre maggior diffusione potrebbe portare a un utilizzo eccessivo ed è per questo che i dentisti richiamano all’opportunità di scegliere l’esame radiologico solo quando necessario.