La nostra campionessa olimpica Bebe Vio tiene in braccio un bimbo. E’ questa una delle immagini più belle della campagna #WinforMeningitis realizzata con gli scatti di Anne Geddes. Perché queste immagini? In un post la fotografa australiana spiega che il fine è quello di diffondere un messaggio chiaro sulla meningite. Si può prevenire! E aggiunge «Non lasciate che accada ai vostri figli: vaccinate!».
Nello scatto realizzato con Beatrice Vio un bambino di pochi mesi se ne sta tutto serio davanti all’obiettivo. L’immagine ha la stessa forza di un pugno nello stomaco, dolce e terribile per i segni che la meningite ha lasciato sul corpo della schermitrice italiana di 19 anni medaglia d’oro al fioretto alle Paralimpiadi 2016, la prima in Europa a gareggiare con un braccio armato prostesizzato. Oltre a Beatrice Vio, per la campagna hanno posato anche altri atleti paralimpici, un gesto che mira a ricordare al mondo l’importanza delle vaccinazioni come unica forma di prevenzione.
In Italia il tema delle vaccinazioni è da tempo ormai oggetto di allarmi e campagne di sensibilizzazione. Non solo per la meningite ma anche per morbillo, rosolia e parotite sono moltissimi i bambini che non vengono vaccinati. Sarebbero in tutto oltre 358mila negli ultimi 5 anni secondo le stime della Società italiana di pediatria. Dato che drammaticamente colloca il Paese al della soglia di sicurezza. Sempre secondo queste stime sono circa 147mila i bambini che non sono stati sottoposti all’esavalente, che comprende le vaccinazioni contro poliomielite, difterite, epatite B, tetano, pertosse, Haemophilus influentiae B.
Piano vaccinale 2016-2018
Di qui l’obiettivo di realizzare il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2016- 2018, utile a ridurre le disparità tra regione e regione. Ma è necessario che tutti facciano la propria parte per raggiungere livelli di coperture vaccinali adeguati e diffondere la cultura della prevenzione.