Salvata da un epatite fulminante nel giorno di natale, dopo la ricerca estenuante di un organo compatibile e un intervento durato più di 12 ore. Quella che sembra una vera e propria favola di Natale è la cronaca di quanto accaduto al Cardarelli di Napoli, grazie al lavoro di squadra di moltissimi medici tra la vigilia e il 25 dicembre. Andiamo con ordine. Le équpes coinvolte sono principalmente quella di dall’Emotologia (con la dottoressa Alessandra Picardi e il dottor Fioravante Ronconi) di Epatologia (con il primario Giovanni Di Costanzo e il dottor Alfonso Lanza), passando per il Dipartimento Trapianti del Cardarelli che a sua volta ospita il Centro Regionale Trapianti di Fegato. Per Claudia (nome di fantasia), già sottoposta ad un trapianto di midollo e considerata considerata in grave pericolo di vita, il loro lavoro è stato determinante. Una precisazione, il Centro Trapianti di Fegato della Regione Campania diretto dal dottor Giovanni Vennarecci è parte del Dipartimento Trapianti del Cardarelli diretto dal dottor Ciro Esposito.
CORSA CONTRO IL TEMPO
Quello di Claudia sarebbe stato un destino segnato, se sulla sua strada la 65enne non avesse trovato l’esperienza e la dedizione del personale del Cardarelli di Napoli. Scattato il “codice rosso”una sola la possibilità: un trapianto di fegato da realizzare in tempi strettissimi. Così, la sera del 24, i chirurghi Luca Campanella e Giuseppe Arenga sono volati a Milano (al San Carlo Borromeo) per prelevare l’organo da trapiantare. I due medici hanno poi preso parte all’estenuante intervento salvavita (durato circa 12 ore) realizzato dal primario Giovanni Vannarecci e dal suo aiuto Giuseppe Aragiusto. L’operazione ha richiesto anche una folta équipe di anestesisti rianimatori: Ciro Esposito, Gaetano Azan, Luigi D’Alessio, Margherita Caggiano, Carmen Chierego e Marianna Esposito. «Grazie ad un importante lavoro di squadra – racconta Ciro Esposito – è stato possibile portare a termine con successo un’operazione estremamente rischiosa e dall’esito per nulla scontato, l’unica possibilità per salvare la vita della paziente». E così è stato, ancora una volta la squadra del Cardarelli di Napoli ha saputo rispondere all’emergenza, regalando alla donna e alla sua famiglia un Natale da ricordare. «A distanza di una settimana dall’operazione – spiega il direttore sanitario Giuseppe Russo – possiamo dire che le condizioni cliniche appaiono soddisfacenti, la speranza di tutti noi è che con l’andare dei giorni si arrivi a poter considerare la paziente del tutto fuori pericolo».
LAVORO DI SQUADRA
Grande soddisfazione per il lavoro d’equipe portato a termine anche da parte del direttore generale Giuseppe Longo: «Ancora una volta – dice Longo – il Cardarelli ha risposto con grande professionalità ad una situazione critica, salvando una vita e dimostrando quante e quali sono le eccellenze della sanità Campana e, lo dico con grande orgoglio, in primis della nostra Azienda Ospedaliera». E a gioire per il miglioramento delle condizioni della paziente, va detto, sono anche tutti gli infermieri della sala operatoria e della terapia intensiva fegato UTIF del Cardarelli. Uomini e donne che non hanno mai smesso di sperare che Claudia potesse riabbracciare la sua famiglia