Nonostante il tema coinvolga metà della popolazione globale, la menopausa rimane ancora avvolta da molte incognite. Una recente revisione scientifica, pubblicata sulla rivista Cell, ha fatto emergere “lacune da colmare” nella ricerca scientifica ai fini di cure migliori.
Sebbene per molte donne si tratti di un processo vitale invalidante, oltre l’85% tra chi ne accusa i sintomi non riceve un trattamento efficace approvato. La prof.ssa Susan R. Davis, direttrice del Women’s Health Research Program presso la Monash University (Melbourne, Australia) e autrice dello studio, ha spiegato che le cause sono riconducibili a un insieme di fattori, tra cui “riluttanza, paura, scarsa formazione e conoscenza della comunità e degli operatori sanitari”.
Nel nostro Paese sono circa 14 milioni le donne tra i 45 e i 75 anni e 3 milioni e mezzo sono over 75. Tre su quattro considerano la menopausa un periodo naturale della vita (indagine CENSIS su oltre mille donne tra i 45 e i 65 anni). Ricorrono soprattutto a rimedi naturali per i sintomi e utilizzano terapie ormonali specifiche in meno del 10 per cento dei casi. Ancora oggi l’impatto della menopausa sulla salute della donna è sottostimato. Se n’è parlato ieri a Milano nell’incontro promosso da Fondazione Onda, con il contributo incondizionato di Organon.
Sintomi della menopausa
Il termine “menopausa”, la cui giornata mondiale ricorre il 18 ottobre, fa riferimento a un arco temporale della vita femminile che coincide con la fine della fertilità. Spesso, la menopausa è associata a una serie di disturbi più o meno severi, tra cui vampate di calore e disturbi del sonno. I sintomi possono impattare in modo significativo sulla qualità di vita, nonché sulla sfera relazionale e lavorativa.
Durante questa fase possono presentarsi anche altri disturbi, come senso di confusione mentale, stanchezza, palpitazioni, depressione, ansietà, nervosismo, dolori osteo-articolari, cefalea, secchezza, calo del desiderio sessuale, gonfiore addominale, disturbi urinari, cistiti ricorrenti e perdita della forma fisica con aumento di peso e accumulo del grasso corporeo.
Impatto sottostimato
Nonostante l’aumento rapido dell’aspettativa di vita dell’ultimo secolo, non è ancora ben delineata una strategia per migliorare la qualità di questi anni guadagnati. “La menopausa è sì un evento naturale, ma va rapportata all’aumento dell’aspettativa di vita e conseguentemente, all’aumento del rischio delle cosiddette malattie non trasmissibili, che avviene con il passare degli anni”. Lo ha sottolineato Rossella Nappi, ginecologa, endocrinologa e sessuologa, Presidente eletto della Società Internazionale della Menopausa (IMS), Centro per la Procreazione Medicalmente Assistita e Ambulatorio di Endocrinologia Ginecologica & della Menopausa, Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS Fondazione San Matteo dell’Università degli Studi di Pavia.
“I big killers della donna non sono soltanto i tumori ginecologici e della mammella – ha ribadito – ma anche il diabete, l’obesità, l’ipertensione, l’aterosclerosi e la trombosi, che rappresentano fattori di rischio per gli eventi cardio-vascolari e per la demenza senile. È necessario, quindi, far crescere la consapevolezza che prendersi cura della donna in menopausa in senso preventivo con uno stile di vita sano e anche con l’uso di terapie ormonali laddove necessarie, come la TOS, ormai considerata uno strumento sicuro e efficace, rappresenti un importante tassello nel panorama socio-sanitario del nostro Paese”, ha concluso.
Menopausa e prevenzione
La menopausa è associata a un aumento dei fattori di rischio di alcune malattie croniche degenerative, primo fra tutti quello cardiovascolare. Uno studio apparso sulla rivista Lancet Endocrinology and Metabolism nel 2022 ha definito la menopausa come una fase di transizione cardio-metabolica. Secondo gli autori, la donna e il medico devono allearsi al fine di favorire i fattori essenziali per la salute cardiovascolare, tra cui attività fisica, astinenza dal fumo, peso regolare e livelli nella norma di glucosio e grassi nel sangue e pressione arteriosa.
In particolare, è stato dimostrato che le vampate di calore non sono soltanto un sintomo fastidioso. Se severe, frequenti e prolungate negli anni, rappresentano un indicatore molto fedele di un rischio cardio-metabolico legato all’infiammazione e allo stress, che si rende evidente dai 65 anni di età, e risulta più che doppio rispetto alle donne con sintomi lievi o assenti. La ricerca scientifica, tuttavia, ha evidenziato che stare bene in menopausa è possibile.
Le terapie
Secondo uno studio apparso su Circulation nel 2023, l’utilizzo degli ormoni estrogeni, associati al progesterone o ai progestinici per proteggere l’utero, si è dimostrato efficace nel prevenire il rischio cardio-vascolare e metabolico in donne che presentano sintomi vasomotori da moderati a severi e a rischio di frattura a causa di osteopenia/osteoporosi progressiva nei primi 10 anni dall’inizio della menopausa. Esistono inoltre terapie a base di estrogeni coniugati equini senza progestinico, che consentono di mantenere i benefici della terapia tradizionale con estrogeni, antagonizzando gli effetti di stimolazione su endometrio e ghiandola mammaria associati ai progestinici. In generale, le terapie vengono personalizzate sulla base del profilo individuale di ciascuna donna.
“L’allungamento dell’aspettativa di vita ha portato con sé per ciascuna donna la prospettiva di trascorrere in menopausa circa trent’anni. Una nuova dimensione di femminilità, che, tuttavia, spesso viene vissuta con imbarazzo e disagio. La perdita della fertilità, infatti, non solo comporta sintomi spiacevoli che alterano la quotidianità, ma può dare adito anche a sentimenti di inadeguatezza riconducibili alla consapevolezza di non fare più parte attiva del ciclo riproduttivo, i quali si acuiscono in caso di menopausa anticipata, tema che merita molta attenzione in un Paese come l’Italia dove ci si riproduce poco e sempre più tardi”, aggiunge Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda.
“La menopausa è sempre narrata come qualcosa che toglie e mai aggiunge, trasformando per molte donne questa fase naturale in un tabù. Parlarne apertamente, educare sui sintomi e le opzioni terapeutiche permette alle donne di arrivare a questa fase preparate, informate ma soprattutto con un atteggiamento positivo. La menopausa è solo un cambio di gestione, un passaggio a un nuovo capitolo che può essere pieno di sorprese e divertimento”, conclude Manuela Peretti, influencer “Manupausa”.