«A nome mio, di mia moglie e di tutta la mia famiglia voglio ringraziare il personale dell’ospedale Capilupi di Capri che si è prodigato con cura facendo tutto il possibile per soccorrere mia figlia venerdì sera». Con un commuovente post su Facebook il papà della piccola Myriam ha voluto esprimere la propria gratitudine per lo sforzo che tutti hanno profuso per salvare la bimba e farla arrivare, nonostante le difficoltà, all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Ma andiamo con ordine, perché questa è una storia che merita di essere raccontata.
118 EMERGENZA
Tutto parte con una telefonata che il 118 di Napoli registra verso le 20.15. Dal Capilupi, ospedale dell’isola di Capri, viene richiesto un trasferimento d’urgenza di una paziente di 15 mesi, intubata e in preda a convulsioni febbrili. La Centrale Operativa del 118 di Napoli (diretta da Giuseppe Galano e sotto il controllo dell’ASL Napoli 1 Centro) trasmette immediatamente la richiesta all’idroambulanza, che però non può dare l’ok a causa del mare in tempesta. «Non è possibile muoversi in sicurezza con questo tempo», il messaggio di ritorno. Si cerca allora di avere l’ok dall’elicottero che fa base al Cardarelli. «Negativo, raffiche troppo forti per pensare di raggiungere l’isola».
PROTOCOLLO D’EMERGENZA
Nell’impossibilità di far muovere l’idroambulanza per il mare in tempesta o far decollare l’elicottero, la Centrale Operativa del 118 attiva il protocollo di soccorso che prevede, tramite la Prefettura, il coinvolgimento dell’aeronautica militare. Solo l’aeronautica, alla base di Pratica di Mare è infatti dotata di velivoli adatti al decollo anche in condizioni meteorologiche proibitive. Un protocollo da attivare come ultima risorsa, anche a causa dell’ovvia dilatazione dei tempi di soccorso. Si inizia a pianificare il volo, ma serviranno almeno due ore prima di completare la procedura e portare al sicuro la piccola.
PRONTI AL DECOLLO
A salvare la situazione e rompere ogni impasse alla fine è il comandate dell’elicottero del 118 di Napoli che opta per una scelta coraggiosa e di grande professionalità. In costante contatto con la Centrale Operativa del 118, è lui a trovare una finestra meteorologica possibile per eseguire il volo. Da terra arriva l’ok. I potenti fari della pista del Cardarelli si illuminano, i rotori iniziano a squarciare l’aria creando una nuova d’acqua attorno al velivolo. Il comandate si assume il rischio (benché calcolato sulla base di una grandissima esperienza) di decollare sfruttando pochi minuti di miglioramento metereologico. Massima potenza. La finestra temporale per arrivare dalla piccola Myriam è brevissima, ma tuttavia consente all’equipaggio di completare il trasporto e far arrivare la piccola al Santobono Pausilipon.
OLTRE OGNI OSTACOLO
Sono momenti di altissima tensione ma alla fine Myriam arriva sana e salva a destinazione e le sue condizioni migliorano. Una storia che resterà nei cuori di molti e che risuonerà col suo eco silenzioso in una manciata di bit, quelli che racchiudono su Facebook il grazie spontaneo e commosso di un papà. Un grazie indirizzato alla anche alla centrale operativa del 118, ma soprattutto al «comandante dell’elicottero che con grande coraggio e senso del dovere ha deciso di decollare (verso le 22.00) nonostante le condizioni meteorologiche (…) esistono ancora persone in grado di mettere la professionalità e il cuore al servizio degli altri».