Un’arancia al giorno leva il medico di torno. No, non è un errore. Salvando la buona pace delle mele, che fanno bene come ricorda il proverbio, anche le arance tengono lontano il medico. In modo particolare l’oculista. Al di là della considerazione che andando di questo passo i medici inizieranno ad aver paura della frutta (si scherza naturalmente), secondo una ricerca australiana le arance aiutano a ridurre significativamente il rischio di degenerazione maculare.
Over 50
Questa malattia colpisce la retina causando una perdita progressiva della visione centrale ed è una delle principali cause di cecità: in Australia colpisce una persona su sette sopra i 50 anni. E’ una patologia legata a più fattori, che colpisce in particolare la parte centrale della retina, ovvero la macula. Purtroppo la malattia ha un andamento progressivo e può portare alla perdita completa e irreversibile della visione centrale. Nei paesi industrializzati è la prima causa di ipovisione nelle persone che hanno più di 50 anni. Secondo un’indagine condotta su 600 persone italiane con più di 50 anni la degenerazione maculare è conosciuta solo dal 32%. Chi la vive ne conosce certamente il livello di gravità, ma fra gli altri la conoscenza è talmente esigua da non sapere che basterebbe una visita medica oculistica per averne una prima diagnosi.
Lo studio
Ricercatori del Westmead Institute for Medical Research, University of Sydney, hanno analizzato la dieta di 2.000 ultracinquantenni per un periodo di 15 anni, concentrandosi sul legame tra cibo assunto e il deterioramento della vista legato all’età. Dall’analisi dei dati è emersa una stretta correlazione della malattia al consumo di arance. «Le persone che ne mangiavano da una a due porzioni al giorno – scrive la responsabile della ricerca, l’epidemiologa Bamini Gopinath, sull’American Journal of Clinical Nutrition – avevano un rischio di degenerazione maculare ridotto del 60%. Contrariamente alle aspettative – continua – non è il contenuto di vitamina C a produrre i risultati favorevoli, ma i flavonoidi, composti che si trovano in una gamma di gruppi alimentari e di bevande, che hanno dimostrato di ridurre le infiammazioni e lo stress ossidativo nell’organismo». La studiosa definisce i risultati eccitanti e innovativi, ma sottolinea che la ricerca è ancora preliminare e che saranno necessari ulteriori studi concentrati sul legame fra arance e degenerazione maculare. «Con l’avanzare dell’età raccomandiamo una dieta più sana in generale e le arance ne sono parte», aggiunge tuttavia.