Partorire ai tempi del Covid, è questo che preoccupa centinaia e centinaia di future mamme. Come si può portare a termine una gravidanza iniziata in un mondo che, almeno per ora, non esiste più? Se lo chiedono in molte, e altrettante hanno persino rinunciato al corso di preparazione al parto per la paura di contrarre il virus. E’ per rispondere alle esigenze di tutte queste future mamme che da questa settimana il Cardarelli di Napoli ha dato il via primo corso di accompagnamento alla nascita interamente realizzato on-line, un corso che si svolge in classi virtuali composte da ginecologi, ostetriche, anestesisti e neonatologi. «La nostra risposta ad una crisi che non può e non deve fermare attività importanti come la corretta preparazione al parto delle nostre pazienti», spiega il direttore generale Giuseppe Longo.
GRANDE ADESIONE
Grazie all’impegno di tutto il personale dell’unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta da Claudio Santangelo, e con il sostegno della direzione sanitaria, in tempi record il Cardarelli ha organizzato le classi virtuali alle quali sono già iscritte più di 140 future mamme. «Quando il nostro primario ci ha evidenziato l’esigenza di implementare un corso di accompagnamento alla nascita on line – dice il direttore sanitario Giuseppe Russo – abbiamo accolto la proposta con entusiasmo. L’adesione ricevuta dalle nostre utenti ci conferma che siamo riusciti a rispondere ad un’esigenza molto sentita». Un corso del tutto gratuito che partirà proprio dal fornire alle donne le necessarie informazioni sul modo in cui affrontare il parto in concomitanza del rischio Covid-19. Le lezioni saranno in diretta e consentiranno alle future mamme, grazie alla tecnologia impiegata, di interagire con i medici per chiarire ogni dubbio o rispondere ad eventuali domande.
CONSIGLI ED ESERCIZI
Grazie al personale della Ginecologia e Ostetricia, le future mamme stanno svolgendo un corso che comprende tutti i tradizionali esercizi di respirazione (e non solo) ma che serve anche a rispondere alle tante domande specifiche che nascono dal dover sostenere il parto in un momento così delicato. In molte si chiedono se l’allattamento è rischioso e se i percorsi nascita sono divisi rispetto ad altri percorsi che possono creare rischi di contagio. «Abbiamo ricevuto moltissime mail di adesione – spiega il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia Claudio Santangelo – valuteremo la possibilità di accettare anche altre iscrizioni e, se necessario, istituire ulteriori classi virtuali». Per maggiori informazioni sul corso o per eventuali suggerimenti è possibile scrivere alla mail ostetriciaeginecol@libero.it