Le nuove sostanze psicoattive individuate sono in tutto 730, di cui 55 soltanto nel 2018. Un dato allarmante che emerge dall’ultimo report pubblicato a giugno 2019 dall’EMCDDA (European Monitoring Centre on Drugs and Drug Abuse), l’ente preposto al controllo europeo delle nuove sostanze in circolazione.
Nuove sostanze psicoattive, dove si trovano
Uno dei canali di vendita più pericoloso è il web: può raggiungere un pubblico potenzialmente infinito e di qualsiasi età, anche minorenni. Le ‘Novel Psychoactive Substances’, da cui nasce l’acronimo inglese NPS, sono tutte le sostanze d’abuso (in forma pura o in preparazioni), non sottoposte a controllo secondo le due convenzioni delle Nazioni Unite sui Narcotici (1961) e sulle Sostanze Psicotrope (1971), ma che possono causare conseguenze per la salute umana paragonabili a quelli determinati dalle sostanze ivi incluse. Si tratta di un problema di portata internazionale e in crescita, infatti le nuove molecole vengono continuamente inserite nel mercato anche per eludere i controlli che cominciano ad essere istituiti nei vari Paesi con l’aggiornamento della normativa in materia. In assenza di standard analitici di riferimento, le intossicazioni causate dalle NPS sono difficili da individuare e trattare, quindi potenzialmente più letali. Se ne è parlato nei giorni scorsi a Firenze al convegno nazionale della Società Italiana di Psichiatria. Spesso le NPS vengono riciclate da prodotti sintetizzati in passato per scopi farmacoterapeutici e abbandonati per via degli effetti avversi. Ad essere maggiormente a rischio sono i ragazzi, le sostanza inoltre sono difficili da rintracciare nei liquidi biologici con i comuni test tossicologici standard. Tra le molecole più rischiose ci sono le sostanze stimolanti come catinoni sintetici, fenetilamine, responsabili di episodi di delirio paranoide, agitazione psicomotoria grave, aggressività, allucinazioni, nonché ipertensione, crisi convulsive, disturbi cardiovascolari, addirittura coma, ma anche cannabimimetici sintetici, più spesso causa di intossicazioni anche fatali, ma anche di sintomi psicotici spesso non transitori. Inoltre sono state rinvenute nelle NPS anche nuovi oppioidi sintetici, a partire dal 2009: molecole molto potenti (ad esempio il fentanyl, capostipite di questa famiglia, ha una azione circa 100 volte maggiore rispetto a quella della morfina), che possono essere utilizzati anche come adulteranti di ‘sostanze classiche’, come eroina, causando scie di decessi per overdose.
I dati del consumo in Europa
Secondo i dati dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) sono circa 88 milioni (25%) gli europei che hanno consumato sostanze illecite almeno una volta nella vita. Le più utilizzate restano ancora cannabis e cocaina (rispettivamente il 24,8 e il 5,1%). Nonostante non sia certo che la cannabis (la sostanza più studiata in assoluto), provochi schizofrenia o conseguenze simili in persone che altrimenti non l’avrebbero avuta, molti studi sembrano portare in questa direzione. Nuovi sviluppi sono attesi da ulteriori studi in corso che coinvolgono anche bambini.