Godiamoci una leggera tregua del caldo, con temperature sempre molto alte ma almeno non da svenimento, e prepariamoci ad affrontare il solleone annunciato dai metereologi. In particolare, facendo molta attenzione alla salute di bambini e anziani. Un’allerta molto chiare in questo senso arriva dai pediatri di famiglia della Fimp e dai medici di medicina generale della Fimmg. Andiamo con ordine. Il primo a mettere in guardia dal gran caldo e dai rischi per la salute dei più piccoli è Antonio D’Avino (vice presidente nazionale della Federazione italiana dei medici pediatri -Fimp), preoccupato del repentino aumento delle temperature di queste prime settimane di giugno e di quanto previsto dagli esperti meteo per luglio. «Quest’anno – dice il pediatra – abbiamo letteralmente saltato la primavera, siamo passati da una situazione di pioggia e di fresco ad un caldo torrido nel giro di una giornata. Come si dice: dal giorno alla notte. Stiamo costatando che molti piccoli pazienti manifestano problemi, perché il loro organismo non ha avuto il tempo di adattarsi e molti genitori, per inesperienza, non hanno compreso ancora l’importanza di evitare gli orari più caldi e una prolungata esposizione al sole». Antonio D’Avino ricorda che il ministero della salute ha attivato, anche per l’estate 2019, il sistema nazionale per la prevenzione delle ondate di calore, attraverso cui è possibile consultare in tempo reale on-line i dati relativi a 27 città italiane, tra cui Napoli.
DISIDRATAZIONE E COLPI DI CALORE
Uno strumento fondamentale, ancor più perché i bambini sono estremamente sensibili alle temperature e al rischio di disidratazione. «Il meccanismo è legato in gran parte alla sudorazione, i più piccoli sudano di più e non riescono a disperdere efficacemente il calore. I bimbi che ancora non hanno iniziato a parlare, al di là del pianto, non sono in grado di far capire al genitore quali siano le sue esigenze, ecco perché è importante farli bere». E poi ci sono i rischi legati all’aria condizionata e alle uscite in orari inadeguati. I pediatri chiariscono che non è un male rinfrescare gli ambienti, ma è cruciale evitare di abbassare troppo la temperatura. L’ideale è di tenere una temperatura che non sia più di 3 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna e chiaramente evitare brusche escursioni termiche, tra il caldo e il freddo e viceversa. Nelle ore centrali della giornata il bambino deve essere tenuto a casa o comunque in un luogo fresco. Se lo si porta in spiaggia si deve evitare assolutamente la fascia tra le 11 e le 17. «Importante – conclude D’Avino – prestare grande attenzione all’alimentazione: meglio scegliere tanta frutta e verdura, che contengono un’alta percentuale di liquidi e di sali minerali, che si perdono con la sudorazione. Pochi grassi, che servono all’organismo per produrre calore del quale, chiaramente, non c’è alcun bisogno. Imperativo avere sempre con sé una bottiglietta d’acqua o il biberon, per far bere il bambino ogni volta che ha sete. Se è ancora allattato al seno è bene ridurre il tempo tra una poppata e l’altra».
I MEDICI DI FAMIGLIA
A mettere in guardia dal caldo africano sono anche i camici bianchi della sezione di Napoli della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG).
I Medici di Famiglia della Fimmg Napoli stanno raccogliendo notizie preoccupanti in arrivo dai 1.200 studi sparsi su tutto il territorio della città metropolitana, con moltissime chiamate in arrivo da cittadini in difficoltà. «Ancora una volta i soggetti maggiormente a rischio sono gli anziani – spiegano Luigi Sparano e Corrado Calamaro, rispettivamente segretario provinciale e segretario amministrativo FIMMG Napoli –, ma a quanto pare le temperature fuori scala stanno mettendo in crisi anche pazienti non troppo in là con gli anni. Il nostro appello, comunque, è indirizzato soprattutto alle persone sole e con patologie croniche, che le rendono più fragili. Nei nostri studi – concludono i medici – sono sempre più i casi di malori collegati a caldo e questo ci fa presumere, soprattutto se le temperature dovessero aumentare ancora, che presto anche i pronto soccorso saranno messi sotto pressione».
CONSIGLI UTILI
- Evitare di uscire casa nelle ore più calde, in particolare la fascia oraria le 10 e le 18.00. In ogni caso proteggere la pelle con una crema solare ad alto fattore di protezione. Usare un cappellino di colore chiaro per proteggere la testa.
- Usare abiti che consentano alla pelle di traspirare, possibilmente di cotone o di lino.
- Rinfrescarsi spesso ma evitare pericolosi sbalzi di temperatura. E’ utile bagnare il viso e le braccia con acqua fresca e se il caldo è eccessivo si può poggiare un panno umido sulla nuca.
- Evitare di sottoporsi a lavori pesanti e all’aperto nelle ore più calde.
- Cercare di preservare in casa un ambiente fresco magari proteggendo le finestre esposte al sole con tapparelle, persiane o tende. Utilizzare l’aria condizionata con criterio, vale a dire regolando la temperatura tra i 24°C e i 26°C.
- Prestare grande attenzione all’alimentazione. Bere è fondamentale, sino a 2 litri di acqua al giorno, a meno che non ci sia una diversa indicazione del medico curante. Cercare di bere anche se non se ne sente il bisogno. Sì a frutta, verdura e cibi leggeri.
- Evitare di bere alcolici o di mangiare cibi “pesanti” che possano rendere difficile la digestione
- Prestare massima attenzione ai farmaci. Conservarli sempre in un luogo fresco e asciutto (a meno che non vadano conservati in frigo – controllare sulla confezione).
- Consultare il medico di famiglia per una eventuale correzione di terapia in caso di patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete e così via).
- Segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, ed evitare di assumere farmaci senza aver prima sentito il parere del medico curante.