Tempo di lettura: 4 minutiLo chef stellato Heinz Beck ieri ha inaugurato nella Hall del Policlinico Universitario Gemelli IRCCS il progetto “Special Cook”. Un insieme di laboratori di cucina per i piccoli pazienti oncologici del Policlinico dedicati alla memoria del giovane chef Alessandro Narducci. Il progetto è stato reso possibile grazie alle donazioni raccolte con il contributo di familiari e amici. Ad accendere per primo i fuochi della “Special Kitchen”, simbolo del progetto, con un’originale Estemporanea di Cucina, è stato proprio Heinz Beck che, in passato, ha avuto Alessandro Narducci tra i membri dello staff di uno dei suoi ristoranti. Lo chef stellato ha cucinato insieme ai piccoli pazienti dell’U.O. di Oncologia Pediatrica che, divertiti ed emozionati, hanno preparato una ricciola marinata agli agrumi con guacamole.
“E’ bello essere qui e offrire ai pazienti un momento di svago, una parentesi in cui pensare ad altro – ha detto Heinz Beck. – Questo meraviglioso progetto è dedicato ad Alessandro Narducci, un mio allievo a Roma e a Dubai, e quindi lo sento anche mio. Tornerò sicuramente al Policlinico Gemelli per seguire personalmente i laboratori di cucina per i piccoli pazienti oncologici”.
All’evento sono intervenuti Walter Ricciardi, Direttore Dipartimento Scienze della Salute della Donna e del Bambino e di Sanità Pubblica Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Eugenio Maria Mercuri, Direttore UOC Neuropsichiatria Infantile Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Antonio Ruggiero, Direttore U.O. Oncologia Pediatrica Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Antonella Guido, Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Pediatrica Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Simona Fabrizi, Responsabile “Progetto Special Cook” Officine Buone Onlus e Giacinto Miggiano, Direttore UOC Nutrizione Clinica Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
“Questo è un progetto di grande interesse che coinvolge i bambini ricoverati” – ha detto il Direttore Generale del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Marco Elefanti. “Questa splendida iniziativa – ha continuato – si propone di coniugare la dimensione medica con quella relazionale di fondamentale importanza soprattutto per patologie come quelle oncologiche”. Sul palco commossi anche i genitori di Alessandro che hanno ricordato la passione con la quale il figlio ha perseguito il proprio sogno e come il progetto trasmetterà un po’ della vitalità, dei profumi e dell’arte di Alessandro al Policlinico Gemelli, ospedale in cui lui è nato. L’U.O. di Oncologia Pediatrica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS ha già realizzato in passato periodici laboratori di cucina in reparto, registrando un grande successo tra i piccoli pazienti e migliorando la qualità di vita e dell’assistenza durante l’ospedalizzazione. Ciò è stato potenziato grazie alla collaborazione con Officine Buone, un’organizzazione di volontariato promotrice di un innovativo progetto che porta la dinamica del talent di cucina negli ospedali con una funzione di intrattenimento ma anche di educazione alla buona alimentazione. Le donazioni ricevute in memoria dello chef Alessandro Narducci sono state utilizzate per dare continuità al progetto e realizzare i laboratori con una cadenza mensile, acquistando anche una cucina professionale: la Special Kitchen di Officine Buone che rimarrà negli spazi dell’U.O. di Oncologia Pediatrica del Gemelli e che sarà utilizzata durante gli eventi in ospedale.
L’alimentazione è un aspetto molto importante nella gestione globale delle persone ricoverate. “Il paziente oncologico in particolare – ha spiegato il professor Antonio Ruggiero – deve affrontare problemi nutrizionali di diversa natura nel corso della malattia che, oltre a definire una progressiva perdita di peso, possono essere un limite per le cure terapeutiche, accentuare la sofferenza fisica e psicologica del malato e incidere, di fatto, sulla qualità della vita. L’importanza del progetto è legata proprio a questi aspetti di criticità che nel paziente pediatrico assumono maggior peso”.
“Le sequele legate alla malattia e ai trattamenti terapeutici – ha continuato la dottoressa Antonella Guido – rischiano di alterare il rapporto che i pazienti hanno con il cibo e con l’alimentazione, in una fase delicata dello sviluppo. Per questo oltre a messaggi di educazione alla sana alimentazione, i laboratori hanno l’obiettivo di creare uno spazio interattivo per ridefinire, in un’ottica positiva, il rapporto che i piccoli pazienti hanno con il cibo”.
I laboratori sono nati per coinvolgere bambini e ragazzi ricoverati attraverso il gioco e la curiosità nell’esperienza della scoperta del gusto, grazie alla collaborazione tra l’equipe psicologica dell’U.O. di Oncologia Pediatrica e dell’U.O. di Nutrizione Clinica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Bambini e ragazzi ricoverati parteciperanno alla realizzazione delle ricette, attivandosi creativamente nella preparazione del piatto, trascorrendo momenti insoliti, divertenti e giocosi. I pazienti potranno conoscere da vicino il mondo della cucina di qualità, all’interno del progetto sono, infatti, coinvolti grandi chef e, al contempo, giovani cuochi che valorizzano il proprio talento all’interno di un progetto sociale. L’obiettivo del laboratorio è dare anche consigli pratici per affrontare eventuali problemi alimentari legati alla malattia, all’alterazione del gusto e migliorare la qualità di vita durante l’ospedalizzazione. Una raccolta di consigli, alla quale potrà far seguito la realizzazione di un Ricettario speciale, frutto dei laboratori effettuati insieme ai piccoli pazienti.