Resistenza ai farmaci. Studio Onu: ‘crisi globale’
La resistenza ai farmaci, secondo l’Onu, rappresenta una ‘crisi globale’ in continuo peggioramento. A dimostrarlo è uno studio delle Nazioni Unite che ha indagato il fenomeno della resistenza a farmaci di diverso tipo che fino a poco tempo fa erano in grado di controllare una serie di malattie. Secondo il rapporto della commissione di esperti scientifici dell’Onu le procedure mediche, gli interventi chirurgici e le patologie comuni sono diventate a rischio proprio per il ‘livello allarmante’ di resistenza registrato tra medicinali di uso comune. Non si parla solo di antibiotici, ma anche di funghicidi, antivirali, antiparassitari e antimicrobici.
Secondo lo studio, i casi di resistenza portano a livello mondiale 700.000 morti l’anno, di questi 230.000 sono attribuibili a tubercolosi. Il fenomeno – dicono i dati raccolti dal ‘Gruppo di coordinamento sulla resistenza ai farmaci’ delle Agenzie Onu – è stato osservato in Paesi a tutti i livelli di povertà o ricchezza.
Gli esperti hanno chiesto azioni a livello globale che si basino su ‘Una Salute Unica’. In altre parole fanno appello a politiche che riconoscano l’interdipendenza tra la salute umana, animale e dell’ambiente. Se non verrà invertita la rotta, secondo il rapporto entro il 2030 i morti per la mancata risposta farmacologica potrebbero arrivare a 10 milioni.