Quei robot entrati in sala operatoria
Se solo dieci anni fa qualcuno ci avesse detto che nelle sale operatorie ci sarebbero stati i robot, beh, lo avremmo guardato con sospetto. Oggi i robot chirurgici non solo sono una realtà, ma sono anche ottimi aiutanti per i colleghi imani. I robot, meglio chiarirlo subito, non operano in autonomia: sono degli strumenti ad altissima tecnologia nelle mani dei chirurghi che, grazie a schermi in 4k e software di correzione dei movimento, possono portare a termine operazioni molto complesse con una precisione prima impossibile.
ECCELLENZE DEL TERRITORIO
Una vera e propria eccellenza campana è quella che si trova al Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (ospedale in provincia di Napoli). Qui sono già diciannove i pazienti operati dalle equipe di Urologia e Chirurgia con l’ausilio del robot operatorio Da Vinci Xi, il più avanzato al mondo, entrato in attività lo scorso 24 giugno. La frequenza di utilizzo del robot già da questi primi giorni testimonia l’ottima preparazione dei professionisti e dell’organizzazione. Per Antonio d’Amore, direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord: «L’intervallo di tempo trascorso dall’arrivo del robot al primo intervento effettuato è stato di soli dieci giorni. Si tratta di un dato straordinario, tenuto conto che in genere occorrono mesi per l’installazione del robot, i collaudi, i test, la formazione del personale e l’organizzazione. Tutto ciò testimonia l’elevatissima preparazione delle equipe al lavoro e il grande entusiasmo che c’è intorno a questo progetto».
LA RETE CAMPANA
Il robot, consegnato a Pozzuoli il 15 giugno scorso, è stato utilizzato per un primo intervento già il 24 giugno nel corso di una seduta operatoria dell’equipe di urologia guidata da Giovanni Di Lauro. Nella giornata successiva, invece, è toccato ai chirurghi guidati da Felice Pirozzi utilizzare la nuova tecnologia per un intervento al colon. Il robot operatorio di Pozzuoli è l’unico installato in un ospedale campano non napoletano. Gli altri cinque si trovano al Cardarelli, al Monaldi, al Pascale e all’Ospedale del Mare. «L’arrivo del robot operatorio Da Vinci a Pozzuoli è per noi motivo di grande orgoglio», conclude Antonio D’Amore. Comprensibile, visto che tre anni fa, quando il Dg è arrivato alla Asl Napoli 2 Nord, l’idea di introdurre la chirurgia robotica a Pozzuoli pareva a molti una sfida inimmaginabile. Oggi quell’idea è diventata realtà, grazie a tre anni di lavoro continuo effettuato dalle direzioni, dai medici, dagli ingegneri, dagli amministrativi.
GOLD STANDARD
La chirurgia robotica è considerata il “gold standard” per molti tipi di intervento, permettendo al chirurgo di operare con grande precisione, riducendo al minimo l’invasività e, conseguentemente, i tempi di degenza e recupero del paziente. Il robot Da Vinci in attività a Pozzuoli è di ultimissima generazione ed ha un costo di circa due milioni di euro. L’intero finanziamento è stato coperto da fondi ministeriali dedicati all’ammodernamento tecnologico e da fondi dedicati alle attività per la Terra dei Fuochi. La tecnologia robotica, infatti, è particolarmente indicata nella chirurgia oncologica.