30º Fondazione Santa Lucia: la ricerca è giovane, competitiva e al femminile
L’Italia è fatta da tante realtà a cui si devono i progressi nella cura di tante malattie. Sono una ricchezza per l’intera comunità e per l’economia. Ognuna contribuisce ad accrescere il valore della ricerca e l’innovazione. Qualche giorno fa la Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma ha festeggiato i suoi trent’anni di ricerca con un annuario che fa il conto dei contributi scientifici a livello internazionale. Ogni anniversario va celebrato, a maggior ragione se si tratta della ricorrenza del riconoscimento IRCCS. Dai dati emerge una crescita del valore medio delle pubblicazioni e il numero di ricercatori, 3 su 4 dei quali sono donne. Infatti quello della ricerca si conferma un settore dove le donne trovano spazio, dando un grande contributo.
La ricerca è giovane, competitiva e al femminile
L’istituto si conferma primo per produzione scientifica nell’ambito delle neuroscienze cliniche e sperimentali in Italia. Una ricerca giovane, competitiva e al femminile. 2603 punti di impact factor, indice utilizzato al livello internazionale per valutare la qualità della produzione scientifica, 427 lavori di ricerca pubblicati su riviste internazionali e 114 progetti di ricerca di cui 32 internazionali finanziati, il risultato più alto di sempre.
Cresce il numero di ricercatori
Cresce nel 2022 il numero di ricercatori e raggiunge le 199 unità (+28%) grazie all’elevato numero di bandi su base competitiva vinti dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS nell’ultimo triennio. Tra questi è ormai dominante la componente femminile: 3 ricercatori su 4 sono donne (75%) e 35 dei 58 laboratori di ricerca della Fondazione Santa Lucia IRCCS hanno una ricercatrice come responsabile. Grande spazio anche per i giovani: quasi la metà (il 45%) del personale di ricerca ha meno di 35 anni. Questo dato è particolarmente rilevante non solo per il futuro dell’istituto ma anche perché una parte dei giovani attratti dalla possibilità di fare ricerca presso dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS proviene dall’estero. Durante la presentazione la scorsa settimana è intervenuto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ribadendo l’importanza del contributo scientifico. “Investire in ricerca e sanità è fondamentale – ha affermato.
“Tutti i progressi che abbiamo visto in questi anni nella cura di tante malattie ritenute letali fino a qualche tempo fa sono dovuti proprio alla ricerca scientifica. Gli IRCCS svolgono un ruolo essenziale nel Servizio Sanitario Nazionale, per questo uno dei miei primi atti è stata la legge di riordino della disciplina di questi Istituti per potenziare la rete degli IRCCS e sostenere la loro capacità di trasferire l’innovazione nella cura dei pazienti. E il Santa Lucia rappresenta un’eccellenza all’interno della ricerca scientifica nazionale”.
Conquiste della ricerca nella neuroriabilitazione
Negli ultimi 30 anni, l’evoluzione dei trattamenti e della stessa neuroriabilitazione ospedaliera di alta specialità ha portato conoscenze, tecnologie e competenze frutto della ricerca in neuroscienze, rispondendo sempre di più alle necessità delle persone con lesioni del sistema nervoso. La Fondazione Santa Lucia IRCCS oggi è il più grande ospedale monospecialistico dedicato alla neuroriabilitazione d’Europa. Il Centro di Neuroriabilitazione Infantile assiste ogni anno circa 300 bambini colpiti da malattie neurologiche, del neurosviluppo, patologie genetiche e altre sindromi rare.
Ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca: “Poche realtà, in Europa, riescono a coniugare al meglio l’attività clinica, la ricerca e la formazione. Il Santa Lucia, in trent’anni dalla sua fondazione, è ormai un indiscutibile riferimento nel settore delle Neuroscienze. L’attività di ricerca 2022 della Fondazione ha prodotto oltre 400 pubblicazioni su alcune tra le più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Il 45% dei ricercatori ha un’età compresa fra i 25 e i 35 anni. Di essi, la stragrande maggioranza sono giovani donne. Dati incoraggianti sul futuro della ricerca biomedica italiana, un’eccellenza che possiamo vantare nel mondo.
Ringrazio tutta la grande comunità della Fondazione Santa Lucia per l’importante ruolo che essa svolge nelle riabilitazioni neurologiche dovute a patologie invalidanti come, ad esempio, l’Alzheimer o la Sclerosi Multipla”.
Prospettive future
Nei progetti futuri ci sono le collaborazioni con gli atenei di Roma, in particolare con il progetto CENIMINT annunciato insieme all’Università Sapienza di Roma. Inoltre continua la collaborazione con l’Università Roma Tre con la quale è già attiva una convenzione con 4 laboratori di Roma Tre presso il CERC, edificio dove sono ospitati i laboratori di ricerca di base della Fondazione Santa Lucia IRCCS. Sempre presso il CERC è nata nel 2023 la collaborazione tra Fondazione Santa Lucia IRCCS e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che proietta l’IRCCS nell’ambito della One Health.
Ci sono anche molte collaborazioni con aziende ed enti privati da Treccani Accademia a Oversonic Robotics, società benefit che, insieme alla Fondazione Santa Lucia IRCCS, sta sperimentando il suo robot umanoide cognitivo, RoBee, realizzato per l’assistenza in ambito sanitario all’interno dei reparti, in particolare per la neuroriabilitazione dei pazienti.
Ultima e più importante prospettiva per il futuro dell’ospedale riguarda l’estensione della collaborazione nell’ambito della ricerca scientifica e dell’assistenza sanitaria con l’Università di Roma Tor Vergata, all’interno del progetto NExT, che mira a creare un polo integrato (diagnosi, cura, neuroriabilitazione e ricerca) per le neuroscienze a favore dei pazienti con severe lesioni del sistema nervoso e con altre patologie neurologiche.