Vuoti di memoria: quando preoccuparsi
Può capitare a tutti di perdere le chiavi della macchina o dimenticare dove è parcheggiata, per non parlare delle volte in cui ci si reca al supermercato per comprare qualcosa per poi dimenticarla. I vuoti di memoria sono comuni a tutti, specie nei periodi di forte stress e sono il segno della normale attività del cervello che immagazzina informazioni continuamente. Quando però la mancanza di memoria impedisce la riuscita di attività normali, come mantenere l’igiene personale o guidare, allora è preoccupante.
La Food and drug administration (Fda), l’agenzia Usa che regola i farmaci, sul suo sito spiega che bisogna preoccuparsi quando i vuoti di memoria diventano frequenti. Dimenticarsi ogni giorno dove si è parcheggiata l’auto o continuamente degli appuntamenti, oppure non ricordare una persona dopo averci passato parecchio tempo insieme è un’anomalia. Molti fanno fatica a ricordare i dettagli di una conversazione, ma dimenticare l’intera conversazione può essere un segnale d’allarme, così come il ripetersi o fare le stesse domande nella stessa discussione.
Altri segnali allarmanti possono essere il perdersi in un posto familiare o mettere ad esempio le chiavi nel frigorifero e se i vuoti di memoria peggiorano nel tempo. In questi casi è opportuno rivolgersi al medico. Tra le cause della perdita di memoria non c’è solo l’Alzheimer o le altre forme di demenza. Possono influire anche farmaci, come sonniferi, antidepressivi o antidolorifici usati dopo un intervento chirurgico, alcol e droghe, lo stress dovuto a traumi emotivi, la depressione, lesioni alla testa, infezioni come hiv, tbc o sifilide, disfunzioni della tiroide, insonnia, carenze nutritive e il normale invecchiamento.