Prostata, screening per diagnosi precoce del tumore
In Europa oltre 2 milioni di uomini convivono con il tumore alla prostata. Nel nostro Paese rappresenta il 20 per cento dei tumori maschili con 41 mila nuove diagnosi ogni anno. L’innovazione ha portato nuove possibilità di cura riducendo la mortalità, ma a fare la differenza è sempre la diagnosi precoce. Oggi per la diagnosi di questo tumore è previsto l’esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico). Viene indicato per uomini sopra i 40 anni in caso di familiarità per tumore alla prostata e uomini sopra i 50 anni come screening. Tuttavia, i numeri suggeriscono la necessità di considerare una nuova strategia di prevenzione.
Da qui nasce Let’s Talk Prostate Cancer Expert Group, gruppo che riunisce gli stakeholder delle principali organizzazioni in Europa nel campo del tumore della prostata ed è presieduto da membri del Parlamento europeo. L’obiettivo è incentivare i protocolli di screening organizzati e basati sul rischio del tumore della prostata in tutti gli Stati membri dell’UE. Istituzioni, clinici e associazioni europee hanno fatto il punto in un incontro virtuale, in cui è intervenuta anche la Fondazione Onda, portando l’esperienza italiana.
Tumore prostata, modello italiano
Ogni anno sono 41 mila le nuove diagnosi di tumore della prostata in Italia. Il Piano europeo di lotta contro il cancro, presentato nel 2021, e la pubblicazione nel dicembre 2022 dell’aggiornamento delle Raccomandazioni sugli screening oncologici invitano a prendere in considerazione lo screening organizzato, oltre che per altri tipi di tumore, anche per il tumore della prostata. L’obiettivo è sollecitare una maggiore attenzione verso la diagnosi precoce riducendo la mortalità e le diseguaglianze.
In Italia, dove un programma di screening organizzato per questo tumore non è attivo, si stanno però facendo passi avanti. Il Ministero della Salute ha recentemente stanziato 500.000 euro per la realizzazione di un progetto pilota per un programma di screening organizzato basato sul rischio del tumore della prostata nella Regione Toscana. Questo progetto ha l’obiettivo di valutare l’accettabilità, l’accuratezza e la fattibilità di protocolli di screening che utilizzano il PSA con risonanza magnetica come test di triage per i soggetti positivi al fine di ridurre la sovradiagnosi e migliorare la diagnosi precoce nella popolazione target.
«Il tumore della prostata è diventato parte integrante delle nostre campagne a partire dall’inizio del 2022 quando abbiamo creato il network degli ospedali con il Bollino Azzurro, riconoscimento assegnato ai centri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per questo tumore e abbiamo poi avviato un progetto di ampio respiro in risposta alle Raccomandazioni del Consiglio europeo sullo screening del tumore della prostata», dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. «A seguito della pubblicazione del nostro Libro bianco sul tema, abbiamo realizzato un progetto di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del tumore della prostata».
«Sono onorata di aver potuto portare questa importante esperienza e il nostro impegno come best practice a livello europeo», conclude la Dott.ssa Merzagora.