Miopia evolutiva e lenti a contatto under 18, lo studio
Nel mondo si aggravano i livelli di miopia e crescono i problemi alla vista. Un andamento legato anche all’invecchiamento della popolazione. Tuttavia la progressione della miopia riguarda molti bambini e adolescenti e va monitorata costantemente. Lo hanno ribadito medici oculisti, ortottisti e ottici, riuniti al recente congresso della Società Italiana di Oftalmologia Pediatrica. Con la tecnologia anche i materiali delle lenti a contatto evolvono. Quelle morbide monouso sono sempre più diffuse tra i giovani. Il presupposto è una buona prevenzione, controlli costanti e una corretta igiene.
“L’importanza di affrontare con determinazione il problema della miopia, soprattutto tra i giovani in età scolare, richiede un impegno collettivo e interdisciplinare. Si conferma l’importanza di una cultura condivisa sull’utilizzo delle lenti a contatto – ha spiegato Andrea Lembo, medico chirurgo specialista in Oculistica presso l’Ospedale San Giuseppe di Milano. “Questo approccio intende assicurare che le nuove scoperte e i trattamenti per la miopia siano pienamente compresi non solo dai professionisti, ma anche dai pazienti. Questo aiuta a preservare la salute visiva e a migliorare la qualità della vita della popolazione giovane e di tutte le fasce di età”.
Oculista e ottico, fronte comune contro la miopia
“Negli ultimi anni è emersa l’importanza di creare una rete professionale di specialisti del settore, fornendo ai pazienti dei punti di riferimento territoriali. Il gioco di squadra è fondamentale tra l’ottico e l’oculista, che trova la sua miglior interpretazione grazie alla contattologia. Entrambe le figure professionali – ha precisato Francesco Aquilina, ottico-optometrista specialista in contattologia – hanno un ruolo insostituibile nella gestione della lente a contatto per le rispettive competenze. In questa dinamica, le aziende hanno un ruolo essenziale nel promuovere non solo la collaborazione ma, soprattutto, cultura e consapevolezza nella corretta selezione del paziente, nel controllo e nella gestione del porto della lente e delle eventuali criticità cliniche che possono insorgere”.
“L’utilizzo di una lente morbida e a ricambio giornaliero sembra essere di più facile gestione per i giovani, che iniziano soprattutto a utilizzarle per l’attività all’aria aperta – ha concluso Lembo. Si tratta di un argomento sempre attuale e challenging, data l’utenza a cui si rivolge e viste le ripercussioni di gestione familiare che ci possono essere”.
Studio sulle lenti under 18
Lo studio clinico sulle lenti MiSight di CooperVision si è concluso nel 2022 e i risultati sono stati presentati all’American Academy.
“I primi risultati dopo 3 anni hanno permesso di valutare l’efficacia della lente e ha dimostrato di ridurre la progressione miopica del 59% e di ridurre l’allungamento assiale del bulbo del 52% nei bambini che hanno indossato MiSight rispetto al gruppo di controllo che ha utilizzato una lente a contatto monofocale. La stessa coorte di partecipanti ha proseguito lo studio per ulteriori 3 anni – ha spiegato David Pietroni di CooperVision Italia – confermando l’efficacia continua e costante nel rallentare la progressione miopica. Il gruppo di controllo in fase 2 con una miopia mediamente più alta conferma che l’applicazione in età adolescenziale garantisce un’efficacia del 50%. A sei anni dall’inizio dello studio, il 90% dei bambini coinvolti ha risposto in maniera positiva alla lente: possiamo dunque dire che, rispetto la popolazione dello studio, la lente agisce in buona parte dei pre-adolescenti e adolescenti affetti da miopia”.