HPV: confermata efficacia vaccino. Chi può farlo
Il vaccino contro il papillomavirus (HPV) è efficace. Una revisione sistemica di 138 studi lo conferma. Il vaccino riduce i tassi di lesioni cervicali, di alto e basso grado. Inoltre riduce alcune patologie non cervicali HPV correlate, sia nelle donne sia negli uomini.
Cos’è il Papilloma virus Umano
L’infezione Hpv colpisce almeno una volta nella vita l’80% delle donne tra i 20 e i 79 anni. Si trasmette principalmente per via sessuale. Sebbene nella maggior parte dei casi sia transitorio e privo di sintomi, talvolta può provocare lesioni benigne della cute e delle mucose.
In casi più rari, se il sistema immunitario non riesce a debellare rapidamente il virus, l’Hpv può portare a forme tumorali quali il tumore della cervice uterina. Questa forma di neoplasia, infatti, è totalmente riconducibile a un’infezione.
Il virus Hpv è responsabile anche di altri tumori in sede genitale (vulva, vagina, ano, pene) ed extragenitale (cavità orale, faringe, laringe). Nei casi di infezione cronica, la lesione tumorale si sviluppa in genere nell’arco di 7-15 anni dal contagio. Finora sono stati identificati più di 120 tipi di Hpv, classificati in base al rischio di trasformazione neoplastica.
Dei 12 ceppi classificati ad alto rischio, due (HPV 16 e 18) sono i principali responsabili dell’evoluzione tumorale dell’infezione. Invece, i ceppi a basso rischio, i sierotipi 6 e 11 sono da soli responsabili di circa il 90% delle verruche genitali.
Lo studio sull’efficacia del vaccino HPV
La metanalisi pubblicata su Expert Review of Vaccines ha preso in esame l’efficacia della vaccinazione per HPV con il vaccino ricombinante quadrivalente (tipi 6, 11, 16 e 18).
La revisione sistematica su 138 studi pubblicati tra il primo marzo 2016 e il 31 marzo 2020, analizza l’impatto e l’efficacia di campo del vaccino per HPV ricombinante quadrivalente implementato nei programmi di immunizzazione di 23 Paesi in Africa, Asia, Europa, Australia, Sud America e Nord America. La nuova ricerca aggiorna i dati di una precedente revisione pubblicata nel 2016.
A cosa serve il vaccino HPV
Dai trial clinici condotti con i due vaccini disponibili (bivalente e quadrivalente) emerge un’efficacia elevata nel proteggere dalle lesioni precancerose e cancerose del collo dell’utero. Un’efficacia superiore al 90% nella popolazione che al momento dell’arruolamento era negativa per i tipi di HPV contenuti nel vaccino.
Le riduzioni maggiori si osservano nelle fasce di età più giovani(14-17 anni). La riduzione interessa fino al 73% delle lesioni cervicali precancerose tra le donne vaccinate.
Protegge anche da altre patologie
Le vaccinazioni riducono anche l’incidenza di condilomi anogenitali nelle donne delle fasce di età target della vaccinazione. Le riduzioni più significative, fino all’88%, si osservano nei gruppi di età più giovane.
Oggi non esiste uno screening di routine raccomandato per la rilevazione di tumori e patologie non cervicali correlate ad HPV. Tuttavia emerge una costante diminuzione complessiva della prevalenza di infezione anale negli uomini vaccinati.
Inoltre, in uno studio si osserva la riduzione nelle forme anali precancerose di alto grado tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini vaccinati rispetto ai non vaccinati.
Chi deve vaccinarsi
La vaccinazione, per avere la massima efficacia, va somministrata prima dell’inizio dell’attività sessuale, cioè prima di un’eventuale esposizione all’infezione da HPV. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda tra i 9 e gli 11 anni.
In Italia, il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale prevede la vaccinazione gratuita a tutti gli adolescenti, non solo femmine, ma anche maschi a partire dalla coorte dei 12enni in tutte le Regioni con vaccino per HPV ricombinante quadrivalente.
Nel 2017 è stato introdotto in Italia il vaccino 9-valente che ha progressivamente sostituito il vaccino quadrivalente. Quest’ultimo, oltre a contenere i 4 ceppi di HPV del precedente vaccino, ha aggiunto altri 5 ceppi oncogeni per proteggere dalle malattie HPV-correlate.
In Italia, il vaccino è raccomandato anche alle donne di 25 anni di età, in concomitanza con la chiamata al primo screening per la citologia cervicale (Pap-test). In generale, l’utilizzo del vaccino anti-HPV è comunque raccomandato per tutte le donne, secondo gli indirizzi delle Regioni.