In Italia infezioni ospedaliere uccidono più della strada
Le infezioni contratte in ospedale fanno più vittime della strada. I numeri parlano di 5000 morti contro delle 3.300 avvenute a seguito di incidenti stradali. A lanciare l’allarme è l’Amcli, l’associazione dei Microbiologi Clinici Italiana in occasione della giornata mondiale dell’antibiotico in programma per domani: la “lotta alla piaga delle infezioni da batteri antibiotico resistenti” deve “procedere di pari passo alla diffusione di una maggiore cultura ed appropriatezza nella somministrazione di trattamenti antibiotici nei pazienti che realmente ne abbiano necessita'”. In Europa ogni anno si registrano 4 milioni di infezioni ospedaliere, con 37mila decessi. In Italia ci si attesta sulle 500.000 infezioni, causa di 5000 decessi, le vittime della strada, invece, sono inferiori (3381 morti nel 2014). “Questo trend – sostiene Amcli – in continua crescita si deve da un lato alla grande capacita’ di evoluzione dei batteri, in grado di modificarsi e rendersi per questo ancora più resistenti ai trattamenti antibiotici attualmente disponibili. Parimenti, l’industria farmaceutica fatica a reggere il passo con i tempi”. “Proprio in occasione della giornata europea degli antibiotici Amcli ribadisce con forza il proprio impegno affinché siano valorizzate e sostenute microbiologie che svolgono il fondamentale lavoro di identificazione delle resistenze ai trattamenti antibiotici. Un momento essenziale per identificare l’antibiotico realmente più efficace per il paziente e, al tempo stesso, evitare sprechi economici effetto di terapie progressive che non riescono a contrastare efficacemente e con tempestività l’infezione in corso” ha dichiarato Pierangelo Clerici, Presidente Amcli e Direttore dell’Unita’ Operativa di Microbiologia dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Milano Ovest.