Alcol e tumori: Usa verso etichette sulle bottiglie. In Italia, dibattito aperto
Il consumo di alcol è collegato a sette tipi di tumori, con dati preoccupanti a livello globale. Negli Usa, si invoca l’introduzione di etichette sulle bevande alcoliche per avvertire i consumatori dei rischi. In Italia, il dibattito è ancora in corso.
America verso etichette sulle bottiglie di alcol
Il Surgeon General degli Stati Uniti, Vivek Murthy, ha pubblicato un avviso ufficiale sulla necessità di etichette che evidenzino il rischio di tumori legato al consumo di alcol. “Il consumo di alcol è la terza causa prevenibile di cancro negli Stati Uniti, dopo il tabacco e l’obesità”, ha affermato Murthy. I dati dimostrano che l’alcol aumenta il rischio di sviluppare almeno sette tipi di tumore, tra cui al seno, al colon, al fegato e alla cavità orale.
L’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro (AACR), nel suo ultimo report, ha sottolineato come le bevande alcoliche siano responsabili di un numero crescente di diagnosi di tumore, inclusi casi precoci al seno e al colon in persone sotto i 50 anni. Gli esperti dell’AACR hanno dichiarato: “La probabilità di sviluppare una neoplasia aumenta con la quantità di alcol consumata”. Secondo il rapporto, le etichette informative sono necessarie per sensibilizzare la popolazione. Le dichiarazioni di Murthy e dell’AACR hanno avuto un forte impatto sui mercati. I titoli delle aziende produttrici di alcolici sono crollati in borsa.
In Italia tra i 3mila e i 6mila nuovi casi all’anno di tumori legati all’alcol
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel nostro Paese l’alcol provoca tra 3.000 e 6.000 nuovi casi di tumore ogni anno. Oltre ai tumori, l’alcol è causa di altre patologie gravi e responsabile di circa 17.000 morti all’anno. Infatti, il consumo di alcol non aumenta solo il rischio oncologico ma anche quello di altre malattie.
I tumori legati al consumo di alcol
Il consumo di alcol è direttamente correlato a sette tipi di tumore:
- cavità orale,
- faringe,
- laringe,
- esofago,
- fegato,
- colon-retto,
- mammella.
Per alcuni di questi tumori, come quelli della cavità orale, laringe ed esofago, il rischio è particolarmente alto. Per altri, come il colon-retto e la mammella, il pericolo è più basso ma comunque rilevante, considerando la frequenza di queste neoplasie.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il 39% dei tumori attribuibili all’alcol deriva da un consumo “rischioso” (fino a 60 grammi al giorno), il 51% da un consumo “pesante” (oltre i 60 grammi), mentre l’11% è legato a un uso “moderato” che spesso viene sottovalutato.
Come l’alcol provoca il cancro
L’alcol è cancerogeno attraverso diversi meccanismi:
- Danno al DNA: l’alcol si converte in acetaldeide, una molecola che danneggia il DNA e favorisce le mutazioni cellulari.
- Stress ossidativo: l’alcol provoca uno stress cellulare che può portare a danni genetici.
- Influenza ormonale: l’alcol altera i livelli di estrogeni e insulina, regolatori della crescita cellulare.
- Stile di vita: l’abuso di alcol si associa spesso a una dieta povera di nutrienti, come i folati, fondamentali per la regolazione del DNA.
Il dibattito sulle etichette in Italia
In Italia non esistono ancora proposte concrete per l’introduzione di etichette informative sugli alcolici. Tuttavia, oncologi e associazioni sottolineano la necessità di campagne di sensibilizzazione più incisive. Secondo la letteratura scientifica, non esiste una soglia di consumo sicura. Anche una birra una volta a settimana presenta rischi, anche se inferiori rispetto a chi consuma quantità maggiori.
Secondo l’OMS, i messaggi pubblicitari che promuovono un consumo “responsabile” potrebbero essere fuorvianti. Per ridurre il rischo di tumori, sarebbe necessario adottare politiche più severe, simili a quelle sul tabacco.