In carrozzina girano il mondo facendo sport estremi
Hanno cavalcato le onde del mare con la tavola da surf, hanno volato, pilotato elicotteri, scalato pareti rocciose e pedalato con handbike. Due amici in carrozzina hanno viaggiato intorno al mondo, visitando 50 città in 150 giorni. Hanno attraversato paesi e continenti, superato le proprie paure e i propri limiti: dall’Italia al Kenya, dall’India al Brasile a Fuerteventura, dalle pendici dell’Himalaya al Carnevale di Rio, sempre in carrozzina. Non si sono fatti mancare lo sport, lanciandosi in 30 attività sportive, alcune estreme.
Si tratta di Danilo Ragona, classe 1978, imprenditore e presidente della Able To Enjoy, e di Luca Paiardi, classe 1979, architetto e bassista degli Stearica, (tennista a livello agonistico). Da circa 20 anni si muovono in carrozzina a causa di una lesione spinale traumatica in seguito ad incidente. Insieme nel 2015 hanno dato vita a Viaggio Italia, un itinerario fatto di sport, incontri e sfide.
Sono 30 gli sport praticati lungo il viaggio da Luca e Danilo: handbike, sci nautico, parapendio, ultraleggero, arrampicata su parete e su roccia, tennis, canoa, speleologia, canottaggio, volo dell’angelo, rafting, swim tracking, fuoristrada con jeep, corsa in carrozzina, downhill, elicottero, wakeboard, quad, surf, landsailing, aero yoga, basket, tennis da tavolo, barca a vela, danza contemporanea, cavallo, tuk-tuk, moto d’acqua, sub.
La loro amicizia è iniziata nei corridoi dell’Unità Spinale di Torino oltre 20 anni fa, dopo l’incidente, un evento drammatico che Danilo e Luca hanno scelto di vivere come “un inizio”. L’inizio di una nuova vita, di un nuovo modo di vedere le cose, di una nuova avventura.
L’obiettivo del viaggio è dimostrare che vivere con una disabilità è possibile: Viaggio Italia è un progetto di viaggio alla scoperta dei limiti e della voglia di superarli o di riconoscerli, così come conoscere il piacere del viaggiare con i suoi incontri, scoperte ed emozioni.
Il loro progetto ‘Viaggio Italia’ nasce dall’idea di condividere le esperienze positive che si possono vivere con la disabilità. Il viaggio diventa l’ escamotage per parlare della quotidianità, senza filtri, in modo diretto, per mostrare nel concreto che la disabilità può essere un punto di partenza che non preclude una esistenza intensa.