AstraZeneca, code e caso a Napoli. Troppi timori sul vaccino.
File interminabili, momenti di palpabile tensione e tanti rifiuti. Sta proseguendo così la campagna vaccinale a Napoli a causa dei timori ormai generalizzati legati al vaccino AstraZeneca. Nonostante l’organizzazione messa in campo dall’ASL Napoli 1 Centro, che alla Mostra d’Oltremare ha creato un punto vaccinale con 27 box (con una capacità di oltre 5.000 vaccinazioni al giorno), nulla si può fare contro le proteste dei cittadini ogni qual volta i sanitari propongono il vaccino di Oxford. Così, dove si vaccinano i “non fragili”, e quindi coloro per i quali non c’è motivo di utilizzare il Pfizer, la situazione diventa incandescente. Non a caso, ieri, anche il presidente Vincenzo De Luca ha definito «urgente» la necessità «che il Governo chiarisca ad horas la utilizzabilità del vaccino AstraZeneca. Il disastro comunicativo e le decisioni di altri Paesi stanno determinando una situazione di crollo nelle somministrazioni di tale vaccino. Invitiamo il Governo a decidere subito sulla utilizzabilità di AstraZeneca per evitare blocchi drammatici nelle somministrazioni. Questa situazione rende ancora più urgente un pronunciamento dell’autorità di controllo Aifa sul vaccino Sputnik. E’ interesse dell’Italia non perdere un minuto di tempo. Ogni giorno perduto nella valutazione di questo vaccino è un atto di irresponsabilità verso il Paese».
NUOVO PARERE
E che molto presto debba arrivare un nuovo parere è ormai un dato di fatto. Non aiuta certo il fatto che il vaccino anti-Covid di AstraZeneca sia nuovamente sotto la lente dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) che si pronuncerà in relazione al legame di causa-effetto tra il farmaco e gli eventi di trombosi rare segnalati in vari Paesi, soprattutto tra le donne più giovani, ed in seguito ai quali il land di Berlino ha già deciso di sospenderne la somministrazione tra le under-60. Dopo aver esaminato i dati, l’Ema potrebbe decidere delle limitazioni d’uso per particolari categorie, valutando lo specifico rapporto rischio-beneficio ad esempio per le donne più giovani. E’ dunque attesa per il pronunciamento dell’Agenzia europea, a seguito del quale anche l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) farà le proprie valutazioni, mentre il confronto tra il Ministero della Salute e la stessa Aifa «è costante e le interlocuzioni tecniche sulla campagna vaccinale – fa sapere il dicastero – si svolgono con regolare frequenza». Resta intanto la paura di molti cittadini a sottoporsi al vaccino che, va detto, fino a prova contraria è sicuro ed efficace. Ci si dimentica infatti che la medianicità generata dai pochi casi sospetti va comunque rapportata a milioni di inoculazioni che non hanno prodotto alcun problema serio.