Giornata contro la polmonite. In Italia tra le prime cause di morte
Ogni anno in Italia, le conseguenze delle polmoniti uccidono circa 9 mila persone, una cifra che supera di quasi tre volte le morti per incidenti stradali. In Europa sono oltre 120 mila, secondo la ricerca PneuVUE, i decessi che potrebbero essere risparmiati con un’adeguata prevenzione e immunizzazione. Le conseguenze correlate alle polmoniti, quindi, sono ai primi posti tra le morti evitabili. Ieri si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Polmonite, un’iniziativa supportata dall’International Federation on Ageing (IFA) nata nel 2009 da oltre 100 organizzazioni che si sono unite per formare una vera e propria coalizione globale contro queste patologie.
In Italia, a partire da quest’anno, oltre al vaccino anti influenzale, quello anti pneumococco è gratuito per i sessantacinquenni. La novità è prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017 -2019 ed è inserita nei nuovi Livelli essenziali di assistenza.
Tra le varie iniziative, c’è quella di
HappyAgeing, Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo membro dell’IFA per l’Italia, che ha avviato una campagna di sensibilizzazione contro le polmoniti batteriche e altre malattie evitabili come influenza o herpes zoster, rivolta principalmente agli anziani. Obiettivo dell’iniziativa di comunicazione è aumentare la consapevolezza sui rischi connessi alla mancata vaccinazione e far conoscere le principali modalità di prevenzione da queste malattie. La campagna “Io ci vado” con il claim il vaccino “ti spetta. Tu che aspetti?” esorta i nati nel 1952 e tutti gli anziani ad avvalersi del diritto di vaccinarsi gratuitamente. La polmonite è la prima causa di morte per malattie infettive nei Paesi occidentali. Questa, come numerose altre campagna hanno lo scopo di diffondere una corretta informazione, per promuovere una scelta consapevole.
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