Madre e figlia partoriscono a 24 ore di distanza
Mara e Paola sono due donne che hanno partorito a distanza di 24 ore l’una dall’altra, due donne che hanno in comune più di quanto si possa immaginare. Mara, infatti, è la madre di Paola e assieme a lei è stata ricoverata in questi giorni per questa inconsueta maternità. Le due donne hanno infatti diviso la stanza di degenza all’Ospedale Cardarelli, nel reparto di ostetricia e ginecologia diretto da Claudio Santangelo, e hanno dato alla luce a poco più di 24 ore di distanza due bellissimi bambini: Futura e Giovanni.
PUNTO NASCITA
I due neonanti pesano rispettivamente 3,8 kg e 3,4 kg e sono in ottima salute, così come le loro madri, che già nei prossimi giorni potrebbero essere dimesse. Il punto nascita del Cardarelli viene sempre più scelto da molte mamme per le elevate competenze nella gestione dei parti difficili e per i modi con cui le donne vengono accompagnate al parto. Si tratta di una struttura che si avvale della Terapia Intensiva Neonatale per la gestione dei prematuri e dei bimbi che hanno bisogno di assistenza qualificata già dalle prime ore di vita. Il Cardarelli nel 2022 ha registrato circa 740 parti, segnalandosi per un lieve aumento rispetto all’anno precedente. L’accompagnamento al parto naturale avviene utilizzando la tecnica del parto in acqua, la cromoterapia, l’aromaterapia e, da poco, la tecnica del Rebozo.
GRAVIDANZE A RISCHIO
«Faccio i migliori auguri alle neomamme e ringrazio le ostetriche, gli infermieri, gli OSS e i Medici per il lavoro che fanno nell’accompagnamento delle donne al parto», dice il Dg Antonio d’Amore. «La nostra Azienda si caratterizza per la gestione di gravidanze ad elevato rischio ed a maggiore complessità; anche in questo ambito il nostro ospedale è un punto di riferimento importante, rappresentando una risorsa di primo piano nella gestione delle emergenze. Il nostro obiettivo deve essere promuovere una corretta diagnosi e gestione dei parti potenzialmente a rischio, così da limitare la necessità di intervenire in emergenza».