Emicrania, donne le più colpite e trascurate
Due persone affette da emicrania su tre sono donne, ma a causa del reddito medio inferiore rispetto ai maschi, spendono meno in diagnosi e cura (1.132 euro l’anno contro 1.824). Sono alcuni dei dati che emergono dal Libro Bianco “Emicrania: una malattia di genere”, presentato all’ISS dal centro di Riferimento per la Medicina di Genere. Secondo la ricerca realizzata in collaborazione con il CERGAS SDA Bocconi School of Management, le donne con emicrania si scontrano con una qualità di vita peggiore rispetto agli uomini che soffrono della stessa patologia, che colpisce il 12% degli adulti in tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. Per dolore o malessere causato dall’emicrania, le donne, rispetto agli uomini, perdono un numero maggiore di giornate lavorative, di giornate di attività sociale e di cura della famiglia, oltre a recarsi più spesso al lavoro in condizioni di malessere.
I numeri
Le donne italiane a soffrire di emicrania sono quattro milioni (rispetto ai due milioni di uomini), perdono più giorni di lavoro (16,8 l’anno contro i13,6 dei maschi) e giornate di vita sociale (26,4 contro 20) e sono maggiormente soggette al fenomeno del presentismo, ovvero a giornate in cui si presentano al lavoro in condizioni di malessere (51,6 giorni contro 35,6).