A 4 anni lo salvano staccandogli i nervi dal cuore
A soli 4 anni il piccolo Luca (nome di fantasia a tutela della sua privacy) è stato sottoposto ad un intervento al cuore che lo ha salvato da una patologia che gli sarebbe potuta costare la vita. Luca non è il solo bimbo di 4 anni che purtroppo sia mai finito in sala operatoria, ma è il primo in Italia di quell’età al quale sia mai stato praticato un intervento di denervazione cardiaca. In sostanza, i medici della Città della salute di Torino hanno scollegato i nervi che vanno al cuore e che, in soggetti predisposti, possono causare alterazioni anche gravi fino all’arresto cardiaco. Il piccolo Luca ha superato questa prova con coraggio e dopo soli quattro giorni i medici lo hanno dimesso, restituendolo all’amore della sua famiglia. Ma l’intervento è stato tutt’altro che semplice.
LAVORO DI SQUADRA
Come sempre in questi casi, per riuscire a raggiungere l’obiettivo, è stato necessario il contributo di moltissime professionalità. Nel caso di specie quelle della Città della Salute di Torino, come detto, all’interno di un programma nato su iniziativa del professor Gaetano Maria De Ferrari (Direttore della Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette), tra i massimi esperti mondiali del ruolo del sistema nervoso nelle aritmie cardiache. Per l’ intervento è stata utilizzata la tecnica mini-invasiva toracoscopica, che consente di ridurre i rischi e la dimensione delle incisioni chirurgiche, richiedendo solo tre incisioni di meno di un centimetro. Il bimbo è stato appena dimesso, 4 giorni dopo l’operazione, riferiscono dall’ospedale “in perfette condizioni di salute”.
LA SINDROME
Ma qual è la malattia che ha colpito il piccolo Luca? Si tratta una grave aritmia cardiaca trasmessa geneticamente, una malattia che nel tempo può portare causare la morte improvvisa, condizione che talora nei bimbi piccoli viene chiamata “morte in culla”. Le crisi aritmiche possono essere scatenate da stress emotivi o da sforzi fisici, ma anche da rumori improvvisi o dall’assunzione di alcuni farmaci. Per prevenire le crisi aritmiche causate da questa malattia a volte non bastano i soli farmaci ed è necessario ricorrere anche ad altre soluzioni, come, appunto, un intervento di denervazione simpatica cardiaca ed, in casi selezionati, l’impianto del defibrillatore (ICD). Sono molto contento del risultato. Da oggi la Città della Salute di Torino è l’unico ospedale in Italia con la capacità di eseguire l’intervento di denervazione cardiaca simpatica in tutti i possibili candidati, di ogni età e condizione.